La Monna Lisa dell’Afghanistan torna a casa. La ragazza dagli occhi verdi e magnetici, immortalata con il suo sguardo ferito in un celebre foto-ritratto di Steve McCurry che all’interno di un campo profughi, nel 1985, catturò nelle sue vertiginose profondità il dolore secolare di un paese dilaniato da una guerra interminabile, sarà rimpatriata in Afghanistan da dove è fuggita decenni fa. Diventata un’icona internazionale grazie alla più famosa copertina del National Geographic Magazine, Sharbat Gula, oggi madre di quattro figli, era stata arrestata in Pakistan per possesso di documenti falsi, situazione dolorosamente comune a migliaia di rifugiati afgani.
La decisione sul rimpatrio è stata adottata dal tribunale di Peshawar, nel Pakistan nord-occidentale, nei pressi del confine afgano, che ha esaminato il suo caso dopo che Sharbat era stata accusata di frode. “Ha già scontato 11 giorni in carcere” ha spiegato l’avvocato Mubashar Nazar, ” e tra quattro sarà rimpatriata. È l’unica custode dei suoi quattro figli, tutti minorenni, l’unica persona in grado di offrirgli sussistenza. Alla luce di queste circostanze, la Corte ha avuto un occhio di riguardo. Sharbat si è dichiarata colpevole e i giudici l’hanno condannata solo a 15 giorni di carcere e a una multa di 110 mila rupie”, ha concluso Nazar. Il consolato afgano ha confermato che il rilascio avverrà a breve e che la multa è stata già pagata. “La porteremo in Afganistan in modo onorevole “, ha sottolineato Abdul Hameed Jalili, responsabile del consolato per i rifugiati, specificando che anche i figli saranno rimpatriati con lei.