Tra le novità dell’edizione 2015 un premio di 10mila euro per i primi classificati, rispettivamente nelle sezioni scultura e pittura, mentre il primo classificato nella sezione fotografia avrà finanziata una monografia di 100 pagine con una tiratura di 1.000 copie. Ad assegnare i premi saranno i visitatori insieme a una giuria composta da esperti d’arte. Ad aprire e chiudere l’edizione 2015 saranno i critici d’arte Vittorio Sgarbi e Paolo Levi. La cerimonia di premiazione il 25 Gennaio al Teatro Politeama, condotta da Piero Chiambretti, con il concerto di Gino Paoli accompagnato dal pianista jazz Danilo Rea. “L’unica Biennale a cui io ho dato la mia attenzione, dopo quella di Venezia, è la Biennale di Palermo – ha detto Vittorio Sgarbi -. Il mio compito è di continuare a osservare, approfondire e stabilire se alcuni artisti potranno avere qualche certezza per il futuro. Ho ritenuto di essere l’osservatore dei “rifugiati dell’arte”, accolti nella Biennale di Palermo, nella convinzione che ognuno abbia diritto alla creatività. Ora, questo può anche essere esperito con altri strumenti, ma quello che io ho scelto, e dove c’è un metodo e un impegno che mi sembrano molto rispettabili, anche in tempi in cui non ci sono più finanziamenti pubblici e quindi assistenze di assessorati o altro che non fanno più l’attività che facevano un tempo, è la Biennale di Palermo che io ho seguito fin qui”.
“La Biennale di Palermo – ha aggiunto il critico d’arte – è ispirata a quella veneziana del 2011 e continua il mio impegno di allora, cioè quello di osservare un campione molto ampio di artisti. Quindi mi auguro che per gli artisti, al di là del mio gusto, ci sia la possibilità di farsi conoscere, di affermarsi e di trovare nelle diverse variazioni della loro ricerca una possibilità di esistenza, perché il tema di questa Biennale è il tentativo di esistere piuttosto che essere fuori gioco. Perché la Biennale di Palermo è la Biennale della libertà: non è dei critici ma degli artisti”.