Palermo, “cancellava” Imu e Tari a parenti e amici: sospeso impiegato comunale

31 maggio 2022

Un dipendente del comune di Palermo, già in servizio all’ufficio Tributi, è stato sospeso esercizio del pubblico ufficio per la durata di un anno perché avrebbe “cancellato” Imu e Tari a parenti e amici. Il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo, che adesso è indagato per frode informatica e accesso abusivo ad un sistema informatico, è stato emesso dal Gip di Palermo a conclusione delle indagini della Guardia di Finanza. Le indagini erano partite dopo una segnalazione pervenuta dal Comune di Palermo, in merito a operazioni anomale effettuate sulla banca dati “Sige Fluendo” utilizzata per la gestione dei pagamenti dei tributi locali IMU e TARI.

Le criticità segnalate consistevano nella registrazione di versamenti e pagamenti mai avvenuti, nella riduzione degli importi dovuti ovvero nello storno di pagamenti da un contribuente all’altro, in assenza di giustificazioni documentali. Le indagini hanno consentito di riscontrare un rilevante numero di accessi abusivi al sistema informatico del Comune, effettuati al fine di ridurre o annullare l’imposizione fiscale IMU/TARI di familiari e/o conoscenti dell’indagato. Il dipendente pubblico avrebbe reiterato le ipotizzate condotte illecite anche successivamente all’avvenuto trasferimento ad altro ufficio, a seguito di un procedimento disciplinare instaurato nei suoi confronti.

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