“Introdurremo la Ztl, il Cga ha sbloccato quell’assurda posizione che sembrerebbe non consentire le Ztl a pagamento. A differenza di altre attività, in tutte le città il trasporto urbano, che per definizione è un costo sociale, viene finanziato dai cittadini”. Così Leoluca Orlando in merito alla decisione del Cga sulle Ztl. “Abbiamo avuto il via libera – ha aggiunto – a fare quello che riteniamo più opportuno. E lo faremo, non abbiamo alcun vincolo. Abbiamo ottenuto un risultato per il quale ci possiamo permettere il lusso di dimenticare gli insulti personali ricevuti e attacchi e sceneggiate in piazza e meschinerie di cattiva politica”. Ed è più che convinto che le Ztl partiranno prima di novembre: “Assolutamente sì: la pronuncia del Tar fa riferimento a un provvedimento che noi consideriamo morto, faremo un provvedimento seguendo le indicazioni del Cga che poi sono coincidenti con la nostra volontà politica”.
Il Cga, dunque, ha accolto il ricorso del Comune di Palermo e dell’Amat, l’azienda pubblica dei trasporti, contro la sospensiva della Ztl. Nelle scorse settimane il Tar aveva sospeso la Zona a traffico limitato nel centro cittadino rinviando al 9 novembre la trattazione di merito. Il ricorso per il sindaco “era quasi un atto dovuto per rispetto e completezza di un percorso amministrativo e culturale per la vivibilita’ a Palermo. Un percorso necessario per ridurre l’inquinamento e perche’ si diffondano sempre piu’ la cultura e la pratica della mobilita’ sostenibile. La necessita’ di provvedimenti strutturali di limitazione del traffico come la Ztl e’ confermata anche dagli ultimi dati sull’inquinamento, diffusi da Arpa, e dai costanti aggiornamenti sui flussi di traffico in centro citta’ e sul loro impatto sulla qualita’ della vita in tutta l’area urbana”.
Per il Cga l’introduzione di zone a traffico limitato soggette a tariffazione “puo’ essere, unitamente ad altri, un utile strumento per il contenimento delle emissioni dannose”. In questa prospettiva, l’eventuale onere economico posto a carico dei cittadini “deve essere funzionale a ridurre le esternalita’ negative legate al traffico privato, anche attraverso il potenziamento in chiave compensativa del traporto pubblico”. Secondo i giudici amministrativi di secondo grado i provvedimenti del Comune, istitutivi di due zone a traffico limitato sottoposte a tariffazione, “a fronte di dati allarmanti e incontestati relativi all’inquinamento atmosferico, si muovono nel solco di esperienze gia’ avviate da anni in molte altre citta’ d’arte italiane, fatto salvo il giudizio sulla congruita’ delle misure qui in concreto prescelte”. Ma il Cga avverte il Comune, “nella prospettiva del giudizio di merito”: “E’ rimesso alla responsabilita’ dell’amministrazione comunale valutare attentamente se dare immediato avvio alle misure concretamente adottate oppure se – come parrebbe piu’ prudente, secondo un elementare canone di buona amministrazione, in vista dell’udienza gia’ fissata per il 9 novembre 2016 – verificarne e riesaminarne la piena legittimita’ alla luce delle censure del ricorso di primo grado che il Tar ha gia’ deliberato favorevolmente, sulla base di rilievi accurati e puntuali”.
A tal proposito il riesame dovra’ avere riguardo “al necessario coordinamento delle misure adottate con altre misure di contenimento delle emissioni inquinanti, non potendo la tariffa per l’accesso alle Ztl risolversi in una surrettizia (ed ulteriore) forma di tassazione locale destinata a tutt’altri fini, ne’, soprattutto, in un permesso generalizzato, purche’ a pagamento, per l’ingresso nelle Ztl dovendosi al contrario calibrare le eccezioni al divieto di circolazione in tali zone sulla base di esigenze oggettive (quali a titolo esemplificativo la residenza o il luogo di lavoro all’interno delle zone anzidette) che il Comune dovra’ individuare e sottoporre al costo delle relative esternalizzazioni”. In tale contesto, conclude il Cga, “non potra’ essere omessa la necessaria dimostrazione dell’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, a garanzia della circolazione privata non meno che della salute collettiva”.
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