Palermo. Cuticchio, l’immortale generazione di pupari premiata da Unesco

18 febbraio 2014

Mimmo Cuticchio è universalmente riconosciuto come il principale artefice della “rifondazione” dell’Opera dei Pupi: nasce nel 1948, quando il padre Giacomo, puparo “camminante” (girovago) si stabilisce a Gela. La sua biografia è segnata da esperienze importanti e da incontri come quello con Salvo Licata che lo sosterrà nella sua ostinata ricerca di una vita “contemporanea” all’Opera dei Pupi. Alla morte del maestro Peppino Celano, puparo e cuntista, di cui Mimmo fu allievo dal 1970, Cuticchio si dedica al proprio teatrino che apre nel ’73 . Nel ’77 fonda l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio: per la prima volta nel mondo dei pupari, l’Associazione riesce a stabilire un rapporto con la pubblica amministrazione, e questo permette un ulteriore sviluppo e una qualificazione della sua attività, che si precisa sempre più in quei settori dell’artigianato che tradizionalmente affiancavano l’opera dei Pupi ed ai quali i pupari si sono sempre appoggiati.

La compagnia, come unità produttiva assolutamente autosufficiente, è quindi in grado di produrre spettacoli e controllarne tutte le fasi, dallo sbalzo dei metalli delle armature all’intaglio del legno per i corpi, alla pittura di scene e cartelli, alla realizzazione dei costumi, saldando tre importanti aspetti nella sua comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione. Dal 1989 avviene una svolta nel percorso di Mimmo Cuticchio ormai definitivamente indirizzato verso una “rifondazione” del teatro dei pupi. Nascono gli spettacoli Visita Guidata all’Opera dei pupi, Francesco e il Sultano, L’Urlo del Mostro e alcune “serate speciali” che legano i modelli del cunto e dell’opra tradizionali ad un impegno civile e artistico che rispecchia la società contemporanea. Lo scorso ottobre, infine, il cantastorie Mimmo Cuticchio ha ricevuto la targa dell’Unesco che dichiara l’inserimento dell’opera dei pupi tra i Patrimoni orali e immateriali patrimonio mondiale dell’umanità.

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