Palermo, ritrovato a 75 metri di profondità un B17 statunitense

Per esperti e appassionati si tratta di un rinvenimento eccezionale. Stiamo parlando del relitto di un B17, la cosiddetta “Fortezza volante”, abbattuto dalla contraerea italiana sui cieli di Palermo nei giorni della Seconda guerra mondiale durante un bombardamento sul capoluogo siciliano nella primavera del 1943. Il ritrovamento è stato effettuato dal team di “Ombre dal fondo”, da anni impegnato nella ricerca di relitti in collaborazione con la Soprintendenza del Mare, seguendo i racconti di alcuni storici e le informazioni ricevute dai Vigili del fuoco. Il B17 è stato rinvenuto a 75 metri di profondità. Grazie alla collaborazione del Department of the Air Force Historical Research Agency statunitense è stato possibile individuare le caratteristiche dell’aereo e i membri dell’equipaggio a bordo. Grazie alla documentazione video fotografica effettuata un team di storici, tra cui il Soprintendente del mare Sebastiano Tusa e lo storico Alessandro Bellomo, ha potuto identificare il relitto, adagiato sul fondale di fronte alla foce del fiume Oreto, e tutto l’equipaggio, composto da 9 uomini considerati sino a oggi dispersi.”Il B17 era uno dei due bombardieri strategici, cioè principali, delle forze aeree americane, forse il loro miglior bombardiere, sottolinea Bellomo. Il soprannome “Fortezza volante” gli deriva dal fatto che era pesantemente corazzato e ben difeso da tredici postazioni di mitragliatrici. Di conseguenza era un aereo difficilmente abbattibile”. Per i palermitani il relitto testimonia uno dei periodi più drammatici del 1943, costretti a fuggire nei ricoveri con il timore di non rivedere più i loro cari e le loro case. La zona portuale e la stazione ferroviaria furono particolarmente colpite da intensi bombardamenti. Il B17 abbattuto, denominato “Devils from Hell”, “I diavoli dell’inferno”, faceva parte dello stormo che il 18 aprile 1943 partecipò al bombardamento che provocò 38 morti e 99 feriti.

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