Palermo, rubavano moto e chiedevano soldi in cambio

Palermo, rubavano moto e chiedevano soldi in cambio
24 febbraio 2015

Dieci persone sono state arrestate dai carabinieri di Palermo, su mandato della Procura cittadina, con l’accusa di aver messo a segno diversi furti di ciclomotori poi riconsegnati dopo il pagamento di un riscatto, il cosiddetto “cavallo di ritorno”. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione ed estorsione e alcuni di loro anche di produzione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di hashish e cocaina. L’attività degli inquirenti è partita nel novembre del 2013 sulla base di numerosi furti di ciclomotori segnalati nel parcheggio del Centro Commerciale “La Torre” di Palermo. Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno evidenziato la responsabilità di alcuni soggetti già noti per questo tipo di reati, prontamente identificati. I malviventi effettuavano accurati sopralluoghi prima dei furti che, si stima, fruttavano loro circa 2 mila euro al giorno. Dalle indagini è emerso che le vittime dei furti, prima di sporgere denuncia preferivano muoversi da soli per le ricerche e, una volta individuato il canale per contattare i responsabili, rientravano in possesso del ciclomotore dopo aver pagato. Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti 14 ciclomotori e documentati circa cinquanta episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.

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