A Palermo si fa cinema, “piccola” scuola per grandi talenti

“Padre” fondatore il regista Giuseppe Gigliorosso con “Ore diciotto in punto”

Il regista Giuseppe Gigliorosso

Nasce a Palermo la prima “Piccola scuola di cinema indipendente”. “Padre” fondatore il regista Giuseppe Gigliorosso con lo staff di “Ore diciotto in punto”. Titolo di un film palermitano, andato in sala tre anni fa e indipendente sia nella produzione che nei percorsi di distribuzione. A quella esperienza produttiva e artistica – unica nel panorama nazionale – si è rifatto il regista per ideare e progettare nei dettagli la scuola che, per rimanere ancorata alla realtà e farne di questo il suo punto di forza, si definisce “piccola” e “indipendente”, per l’appunto. Non si tratta, infatti, di una realtà nata per promettere facili successi, notorietà e tutte quelle cose che oggi riportano le cronache e altro. I suoi valori fondanti si collocano ben al di là di tutto ciò che ha un prezzo facilmente quantificabile. E sono l’indipendenza, l’impegno, la cooperazione, lo sviluppo della creatività individuale e di quella del gruppo di lavoro. La “Piccola scuola di cinema indipendente” underground è tuttavia dotata di risorse tecniche all’avanguardia. E punta all’insegnamento delle arti e delle competenze del cinema in particolar modo sulle straordinarie risolse umane, artistiche e organizzative dello staff docenti. Se il nucleo centrale degli ideatori e dei docenti è costituito dalla troupe e dal cast di “Ore diciotto in punto”, non mancano altri preziosi apporti: critici cinematografici, docenti universitari, professionisti che hanno già lavorato in ambito nazionale e internazionale.[irp]

Siamo in un momento storico fortemente penalizzante per l’arte in genere e per i giovani. Forse a seguito della crisi economica e occupazionale dilagante ma, forse anche, a seguito del fatto che si è puntato su obiettivi di scarso respiro. La competizione portata all’estremo, la formazione in pillole di chi colleziona workshop e seminari, ma non si da il tempo di far maturare la propria sensibilità e unicità in un determinato campo. Una realtà che, in sostanza, non consente di scoprire veri talenti e non solo nella recitazione. Infatti, una produzione cinematografia ha bisogno di maestranze fondamentali per la realizzazione di un film, come truccatori, elettricisti e così via. Tutte attività praticate nei vari corsi della “Piccola scuola di cinema indipendente” per forgiare i futuri maestri. Quando si pensa l’arte in maniera indipendente, si scoprono risorse incredibili. E chi sa fare con poco, anche con nulla, diventerà capace di tutto in qualsiasi circostanza. Non si tratta di una critica radicale al mercato che rimane, inevitabilmente, motore di tutte le cose nel mondo di oggi. Ma di puntare a produzioni di qualità, che utilizzino le nuove tecnologie senza diventarne schiavi, che sappiano parlare un linguaggio contemporaneo ma non necessariamente alla moda, che facciano proprio un certo impegno morale e civile ma che non cavalchino il politically correct di facile successo.[irp]