L’azienda riconoscerà a ogni allievo architetto una royalty sulle vendite dell’arredo che progetterà. Ovvero la poltrona e il tavolo Torino, il divano due posti e la dormeuse Tipo Carretto Siciliano, la scrivania in acero e quercia, il tavolo in rovere della famiglia Basile, i cassettoni portadisegni (che diventeranno comodini giorno e notte), la scrivania “Cervello”. La ricostruzione di questi mobili ha suscitato l’interesse di Manlio Speciale, curatore dell’Orto Botanico di Palermo: “Ernesto Basile ha fatto suo il bagaglio di conoscenze botaniche del padre Giovan Battista. Nelle sue opere la decorazione diventa strutturale perché vi è un utilizzo delle forme naturali delle piante sia nel disegno complessivo sia nei particolari”. Il patrocinio scientifico dell’Archivio Basile (che si accinge a diventare Fondazione) apre agli aspiranti architetti le porte di un patrimonio immenso. L’archivio è infatti composto da 8 mila disegni e 15 mila carte di documenti (lettere, taccuini, appunti professionali e di vita privata?), che un decreto emesso nel 2013 dal ministero dei Beni Culturali ha stimato in svariati milioni di euro. L’Archivio è diviso in due corpus: il primo conta 2.400 disegni più alcune carte di documenti in comodato d’uso all’Università di Palermo e costituisce la Dotazione Basile; il secondo – formato dalla maggior parte del materiale storico – è nel pieno possesso degli eredi.
“L’Archivio ha deciso di appoggiare l’iniziativa del Laboratorio di disegno industriale con Caruso Handmade – spiega Massimiliano Marafon Pecoraro, docente di Storia dell’arte all’Università di Palermo, nonché marito della pronipote di Ernesto Basile – perché rientra nell’ottica di un rilancio del design siciliano a livello internazionale. Il sodalizio tra Ernesto Basile e Vittorio Ducrot ha permesso di traghettare il concetto di arredo dalle arti applicate al design industriale. Cento anni dopo tutto ciò si riattualizza in chiave contemporanea attraverso il binomio Basile-Caruso, in un momento culturale in cui la sicilianità va di moda, come dimostrano gli abiti e i frigoriferi d’arte di Dolce & Gabbana ispirati alla nostra tradizione folkloristica”. “Con l’Archivio Basile e Caruso Handmade – conclude il professore Russo – stiamo portando avanti un progetto approfondito storicamente e scientificamente, in una prospettiva anche imprenditoriale. Siamo convinti che questa sinergia tra ricerca universitaria e attività aziendale possa diventare motore per lo sviluppo economico e sociale del territorio”.