In semifinale di Coppa Italia va il Napoli battendo 1-0 la Lazio, a conclusione di una partita intensissima, vibrante, ricca di spunti emozionanti, e che alla fine concede alla squadra di Gattuso una luce in fondo al tunnel della crisi. Il Napoli gioca da pari a pari con un’avversaria ben piu’ quotata e alla fine ottiene la qualificazione grazie a un gol segnato dal suo capitano Insigne dopo un solo minuto di gioco. Dall’altra parte, l’immagine simbolo e’ Immobile, bomber infallibile in campionato, che scivola sul dischetto del rigore fallendo il possibile pari come solo a John Terry in una finale Champions riusci’. Quel che e’ forse piu’ importante per gli azzurri, pero’, e’ il ritrovato feeling con i propri tifosi che sostengono la squadra per tutta la durata della partita e che festeggiano al fischio di chiusura assieme ai protagonisti in campo. La Lazio tenta disperatamente di raddrizzare il risultato, compromesso sin dall’inizio, ma un po’ di sfortuna in alcune conclusioni e anche una certa imprecisione la condannano all’eliminazione. Nei primi 25′ di gioco succede un po’ di tutto. Si comincia con uno splendido gol di Insigne al 1′ che mette il Napoli nelle migliori condizioni per proseguire la sua partita.
Il capitano degli azzurri fa tutto da solo. Entra in area da sinistra, supera due avversari ed insacca con un rasoterra in diagonale. All’8 la Lazio ha l’occasione per pareggiare con un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di Hysaj su Caicedo. Immobile scivola sul dischetto e la conclusione sbilenca finisce sul fondo. Al 18′ un altro colpo di scena. Una conclusione da fuori area di Hysaj viene respinta con un braccio, stretto al corpo, da Acerbi che ha i piedi proprio sulla riga dell’area di rigore. L’arbitro fa cenno di proseguire e l’azione che ne nasce viene contrassegata da un fallo di Hysaj su Immobile. Seconda ammonizione ed espulsione per l’albanese. Gattuso manda in campo Luperto al posto di Lobotka per riassestare la sua squadra, ma dopo soli sei minuti una ingenuita’ di Lucas Leiva costa molto cara alla Lazio. Il brasiliano viene ammonito per un fallo a centrocampo su Zielinski (ma sembra intervenire sul pallone) e manda platealmente a quel paese l’arbitro che gli mostra il rosso diretto. E’ il 24′ e da questo momento e fino alla conclusione del primo tempo la partita diventa piu’ equilibrata con un sostanziale predominio nel gioco della Lazio e con il Napoli che contiene gli attacchi avversari e cerca di sfruttare gli spazi che si aprono in contropiede.
Questa tendenza tattica si accentua notevolmente nella ripresa quando la Lazio si riversa nella meta’ campo dei padroni di casa alla ricerca del pareggio. Gattuso manda in campo prima Elmas e poi Ruiz per chiudere quanti piu’ spazi e’ possibile agli avversari. Simone Inzaghi risponde con Correa, Patric e Jony. Le sostituzioni non modificano pero’ l’andamento tattico della partita. Il Napoli si difende con ordine e raramente si spinge in avanti. Quando ci riesce, pero’, e’ anche pericoloso e Milik con un colpo di testa deviato da Strakosha, colpisce la base del palo. La Lazio risponde con una traversa colpita nel finale da Immobile con un tiro dalla distanza. Subito dopo anche il Napoli colpisce la traversa con una conclusione di Mario Rui. A due minuti dalla fine, la Lazio colpisce nuovamente un palo con un tiro di Lazzari deviato da Luperto. Acerbi, che pero’ e’ in posizione di fuorigioco, ribatte inutilmente in gol. I minuti di recupero sono ad altissima intensita’ emotiva. La Lazio tenta il tutto per tutto. Il Napoli e’ schiacciato nella propria area di rigore e stringe i denti ma i biancocelesti non riescono a sfondare. Finisce con il trionfo degli azzurri e con i tifosi in festa, forse perche’ piace loro immaginare che la vittoria di questa sera rappresenti per il Napoli l’inizio della rinascita e di una nuova vita.