Cronaca

Panama papers, dopo Barbara D’Urso e Mao Zedong anche Verdone è nella lista delle società offshore

 

Spuntano nel lungo elenco dei Panama Papers i nomi di Barbara d’Urso, dello stilista Valentino e di Carlo Verdone. Lo rivela l’Espresso in una nuova puntata dell’ inchiesta sulle società e i conti off-shore partita dai documenti dello studio legale Mossack Fonseca che sarà pubblicata domani. Verdone – in base alle anticipazioni del settimanale – risulta titolare della società Athilith Real Estate registrata a Panama. L’attore e regista romano ha spiegato all’Espresso attraverso un avvocato di essere “sorpreso di essere accostato a una società con sede a Panama”, aggiungendo di non avere idea “dei motivi per cui sia stata costituita”. La Melrose Street, societa con sede alle Seychelles, è invece associata alla conduttrice tv napoletana Barbara d’Urso, di cui risulta essere l’amministratrice. “Si tratta di notizie lacunose e che ledono la sua immagine”, ha spiegato in una nota scritta lo studio legale che assiste la d’Urso. “La società in questione era stata aperta per un’operazione immobiliare che la signora d’Urso voleva compiere all’estero, ma non si è mai concretizzata e la società eèstata ufficialmente chiusa nel 2012”. Il nome dello stilista Valentino è invece associato insieme a quello di Giancarlo Giammetti a due sigle delle Isole Vergini britanniche, la Jarra Overseas e la Paramour finance. I nuovi nomi italiani si aggiungono a quelli gia’ anticipati di Luca Cordero di Montezemolo, del pilota Jarno Trulli e del manager Donaldo Nicosia

Anche i familiari di Mao Zedong, il fondatore della Repubblica Popolare Cinese, hanno aperto societa’ off-shore in paradisi fiscali. E’ una delle rivelazioni che emergono nella copiosa mole di documenti, nota come Panama Papers. Tra gli intestatari di societa’ offshore, c’e’ anche quello di Chen Dongsheng, il marito di una delle nipoti di Mao Zedong, che ha creato la Keen Best International Limited con sede alle Isole Vergini Britanniche nel 2011. In realta’, come buona parte delle centinaia di casi denunciati dai documenti dello studio legale panamense, Mossack Fonseca, l’azienda della famiglia di Mao non e’ illegale, ma e’ legittimo sospettare che sia stata usata per riciclare denaro o evadere imposte.

Articolo aggiornato alle 12:33

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redazione