Panama Papers svelano proprietario di un Modigliani rubato. Stato promette migliore scambio informazioni

PARADISI FISCALI Il quadro fu sottratto da nazisti a un collezionista ebreo a Parigi. Il Paese centramericano investito da scandalo dei fondi offshore delle élite mondiali apre a norme più trasparenti di Maurizio Balistreri

modigliani

di Maurizio Balistreri

I “Panama Papers” hanno permesso di rivelare il vero proripetario di un Modigliani che sarebbe stato rubato durante la Seconda guerra mondiale e e che si trova presso il Porto franco di Ginevra. Lo sostengono i media svizzeri, secondo i quali, l’opera del pittore Amedeo Modigliani “Uomo seduto con bastone”, sarebbe segretamente detenuto attraverso una società offshore creata dalla Mossack Fonseca, lo studio legale da cui sono usciti i documenti, da David Nahmad, un influente collezionista d’arte. MOndez Corp., un’azienda canadese specializzata nel ricercare opere rubate, il quadro sarebbe stato sottratto dai nazisti a un collezionista d’arte ebrei che era fuggito da Parigi nel 1939. Sarebbe oggi nelle mani della famiglia Nahmad, multimiliardari che hanno fatto fortuna con il commercio di opere d’arte, che vanta una collezione di 4.500 pezzi, tra i quakli 300 Picasso. Il Modigliani è presso il Porto franco di Ginevra, dove è coperto dall’esazione d’imposte di dogana e da altre tasse. Intanto, investita in pieno dalla tempesta per la pubblicazione dei cosiddetti “Panama Papers”, lo stato centramericano di Panama ha promesso d’approfondire il suo dialogo con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sullo scambio d’informazioni fiscali. (con fonte Afp)