È cominciata la storica visita di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti. Dopo essere atterrato, il Pontefice ha percorso i lunghi viali del centro di Abu Dhabi per recarsi al Palazzo presidenziale scortato da due file di guardie presidenziali a cavallo che portavano la bandiera vaticana e quella degli Emirati.
“Desidero percio’ esprimere apprezzamento per l’impegno di questo Paese nel tollerare e garantire la liberta’ di culto, fronteggiando l’estremismo e l’odio”. Lo ha detto papa Francesco nell’Incontro interreligioso sulla “Fratellanza umana” ad Abu Dhabi. “Cosi’ facendo – ha aggiunto -, mentre si promuove la liberta’ fondamentale di professare il proprio credo, esigenza intrinseca alla realizzazione stessa dell’uomo, si vigila anche perche’ la religione non venga strumentalizzata e rischi, ammettendo violenza e terrorismo, di negare se’ stessa”.
“Qui, in pochi anni, con lungimiranza e saggezza, il deserto e’ stato trasformato in un luogo prospero e ospitale; il deserto e’ diventato, da ostacolo impervio e inaccessibile, luogo di incontro tra culture e religioni”, ha rilevato Francesco. “Qui il deserto e’ fiorito, non solo per alcuni giorni all’anno, ma per molti anni a venire”, ha riconosciuto. Per il Papa, “questo Paese, nel quale sabbia e grattacieli si incontrano, continua a essere un importante crocevia tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud del pianeta, un luogo di sviluppo, dove spazi un tempo inospitali riservano posti di lavoro a persone di varie nazioni”. Francesco ha messo comunque in guardia dall'”ostacolo allo sviluppo” che e’ “l’indifferenza”, che “impedisce di vedere la comunita’ umana oltre i guadagni e il fratello al di la’ del lavoro che svolge”.[irp]
“Uno sviluppo puramente utilitaristico non da’ progresso reale e duraturo. Solo uno sviluppo integrale e coeso dispone un futuro degno dell’uomo”, ha rimarcato il Pontefice. L’indifferenza, infatti, “non guarda al domani; non bada al futuro del creato, non ha cura della dignita’ del forestiero e dell’avvenire dei bambini”. Il Papa, in tale contesto, si e’ rallegrato “che proprio qui ad Abu Dhabi, nel novembre scorso, abbia avuto luogo il primo Forum dell’Alleanza interreligiosa per Comunita’ piu’ sicure, sul tema della dignita’ del bambino nell’era digitale”. “Questo evento ha raccolto il messaggio lanciato, un anno prima, a Roma nel Congresso internazionale sullo stesso tema, a cui avevo dato tutto il mio appoggio ed incoraggiamento”, ha concluso: “Ringrazio quindi tutti i leader che si impegnano in questo campo e assicuro il sostegno, la solidarieta’ e la partecipazione mia e della Chiesa Cattolica a questa causa importantissima della protezione dei minori in tutte le sue espressioni”.
Anche per la sua visita negli Emirati Arabi Uniti, Paese dove l’ostentazione di ricchezza e’ all’ordine del giorno, papa Francesco ha scelto di muoversi su un’utilitaria. Lungo gli ampi viali di Abu Dhabi, infatti, nonostante il corteo che lo accompagna comprenda anche fiammanti fuoriserie, il Papa si muove su una piccola Kia nera. Solo nei tragitti in cui e’ accompagnato dal grande imam di Al-Azhar, invece, utilizza un van a piu’ posti. La ‘papamobile’ aperta, invece, sara’ riservata solo domani al giro nella Zayed Sports City in occasione della messa davanti alle decine di migliaia di fedeli cattolici. Bergoglio, accolto dal principe ereditario Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha assistito alla guardia d’onore e alla esecuzione degli inni per poi salutare personalmente tutti i componenti della delegazione. A seguire un colloquio privato con il principe ereditario.