“Anche una donna puo’ essere a capo di un Dicastero”. Lo ha affermato Papa Francesco nell’intervista rilasciata alla Reuter alla vigilia del suo pellegrinaggio ecumenico a Ginevra. Al Consiglio Ecumenico delle Chiese dove si rechera’ in visita il Papa sara’ accolto da diverse donne pastore o vescove. “Nel Cenacolo sembra di essere piu’ importante Maria che gli Apostoli. Su questo si deve lavorare e non cadere, lo dico con rispetto, in un atteggiamento femministico che alla fine sarebbe un maschilismo con la gonna”, ha spiegato il Papa chiarendo che non rimuovera’ il “no” di Giovanni Paolo II alle donne prete ma ugualmente valorizzera’ il loro ruolo nella Chiesa.
“Nella Chiesa – ha spiegato il Papa – ci sono funzioni diverse. La donna ha una funzione, ma deve avere piu’ della funzione. E’ un’altra dimensione di unita’, di accoglienza, di sposa”. Secondo Francesco, “c’e’ la tentazione di ‘funzionalizzare’ la riflessione sulle donne nella Chiesa, che devono fare questo, che devono diventare quello. No, la dimensione della donna va oltre la funzione. E’ una cosa piu’ grande”. In proposito il Papa ha citato Hans Urs Von Balthasar, che “concepisce la Chiesa con due principi: il principio petrino che e’ maschile, e il principio mariano che e’ femminile e non c’e’ Chiesa senza donne”.
“La Chiesa – ha sottolineato Francesco – e’ donna, sposa di Cristo, e’ donna dogmaticamente, e su questo si deve approfondire e lavorare e non stare tranquilli perche’ funzionalizziamo le donne. Si’, si deve dare la funzione, ma questo e’ poco, si deve andare oltre. Con l’ordine sacro non si puo’ perche’ dogmaticamente non va e Giovanni Paolo II e’ stato chiaro e ha chiuso la porta e io non torno su questo. Era una cosa seria, non una cosa capricciosa. Ma non dobbiamo ridurre la presenza della donna nella Chiesa alla funzionalita’. No, e’ una cosa che l’uomo non puo’ fare. L’uomo non puo’ essere la sposa di Cristo. E’ la donna, la Chiesa, la sposa di Cristo”.[irp]