Papa a Fatima, un milione di fedeli. Cardinali contro il IV segreto

Francesco presiederà la cerimonia per proclamare santi due pastorelli

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Papa Francesco vola a Fatima dove domani, 13 maggio, sara’ celebrato il centenario delle apparizioni e saranno canonizzati i due pastorelli Francesco e Giacinta Marto, beatificati da Giovanni Paolo II nel 2000, quando fu svelato il terzo segreto, che riguardava le persecuzioni subite dalla Chiesa nel ‘900 e in particolare l’attentato del 13 maggio 1981 compiuto da Ali’ Agca, quando, come disse lo stesso Papa polacco, “una mano devio’ il colpo”, quella della Vergine. Ma sui giornali si parla del cosiddetto “quarto segreto di Fatima”. Quello di cui l’autorita’ ecclesiastica ha parecchie volte smentito l’esistenza: fu il primo Ratzinger nel 2000, lunedi’ scorso Angelo Amato e’ stato l’ultimo: si’, il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il capo cioe’ del dicastero direttamente interessato al viaggio papale a motivo della canonizzazione. “Si e’ tanto speculato, e forse si continua a speculare sui segreti di Fatima, ma sono speculazioni inutili, perche’ quello che Fatima voleva dirci lo ha detto chiaramente, pubblicamente”. Lo sottolinea il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, alla vigilia della partenza di Francesco per il diciannovesimo viaggio internazionale, che ha per tema: ‘Con Maria, pellegrino nella speranza e nella pace’. Il porporato risponde – in dichiarazioni diffuse dalla Segreteria per la comunicazione – alle ricorrenti voci su un presunto quarto segreto di Fatima, che ambienti conservatori tentano di utilizzare agitandolo contro la Riforma di Papa Francesco. Secondo Parolin, “il messaggio di Fatima e’ il messaggio centrale del cristianesimo, quello che stiamo vivendo soprattutto in questo periodo pasquale, cioe’ l’annuncio che Gesu’ e’ risorto, e’ vivo, e’ il Signore della storia”. Dunque “il messaggio profetico di Fátima e il messaggio profetico della Chiesa, che, in un certo senso, coincidono” e se anche “Francesco e Giacinta appartengono a un certo tempo, a una certa epoca, con il suo modo di esprimersi, il suo linguaggio e gli strumenti che allora si utilizzavano”, resta attuale “la capacita’ di questi due bambini, nella loro semplicita’, di andare al cuore del Vangelo”.

Infatti, “i due bambini hanno fatto proprio questo messaggio e adesso ce lo propongono con l’autorevolezza della loro santita’ che la Chiesa riconosce di fronte al mondo”. Alla vigilia del viaggio del Papa e’ intervenuto contro le voci strumentali sul quarto segreto anche il cardinale Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle cause dei santi, che domani viaggera’ con il Papa con il volo speciale dell’Alitalia. “Il terzo segreto di Fatima? Tutto e’ stato svelato”, ribadisce il cardinale Martins, portoghese, amico personale di una dei tre veggenti di Fatima, suor Lucia dos Santos. “Il messaggio della Madonna – sottolinea ancora il porporato – continua a essere di grande attualita’. A Fatima Papa Francesco ricordera’ i punti fondamentali del messaggio della Madonna. A distanza di cento anni dalle apparizioni si comprendera’ la presenza provvidenziale di Dio nelle vicende umane. Un invito a non perdere la speranza per un futuro di pace”. Il momento piu’ importante del viaggio del Papa sara’ la canonizzazione dei due pastorelli che, insieme a suor Lucia dos Santos, videro la Madonna a Fatima. “La Madonna ha invitato i pastorelli alla conversione: convertirsi a Dio e ai fratelli. La societa’ oggi ha piu’ che mai bisogno della vicinanza dei fratelli, indipendentemente dal credo di ognuno”. Fatima e Medjugorje, per quest’ultima si attende ancora il giudizio finale della Chiesa. Vede qualche affinita’? “Fatima e Medjugorje – sottolinea l’ex prefetto della Congregazione delle cause dei santi – non si possono paragonare. La Chiesa cattolica ha proclamato il carattere soprannaturale delle apparizioni di Fatima, autorizzandone il culto. Bisognera’ attendere ancora, nella consapevolezza che Medjugorje e Fatima hanno aspetti diversi e non si possono paragonare”. Attesi un milione di fedeli, 1.500 i giornalisti che seguiranno la visita internazionale di Bergoglio, 100 gruppi di pellegrini e 40mila in arrivo a piedi. Quanto al processo per la beatificazione di suor Lucia, il direttore della sala stampa vaticana Greg Burke si è limitato a dire che “il Papa è molto rigoroso”. Come a dire: i tempi non sono ancora maturi.