Papa: gratitudine e appelli per la pace dall’Ospedale Gemelli. Miglioramenti graduali

Policlinico Agostino Gemelli

Policlinico Agostino Gemelli di Roma

Per la quarta domenica consecutiva, Papa Francesco ha rivolto il suo Angelus ai fedeli attraverso un messaggio scritto, a causa del prolungato ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, iniziato il 24 febbraio. Nel testo, il Pontefice ha espresso profonda riconoscenza per le cure ricevute e ha rilanciato il suo accorato appello per la pace nel mondo, sottolineando il valore della tenerezza e della solidarietà nei momenti di difficoltà.

Gratitudine per medici e operatori sanitari

Con tono commosso, Francesco ha ringraziato i medici e il personale sanitario che lo stanno assistendo, definendo la loro dedizione un segno tangibile della presenza di Dio. “Fratelli e sorelle, nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore”, ha scritto.

Il Papa ha poi esteso il suo pensiero a tutti coloro che, in ogni parte del mondo, si prendono cura dei malati, definendo il loro impegno un vero e proprio “miracolo della tenerezza”. “Abbiamo bisogno di questo, del ‘miracolo della tenerezza’, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore”, ha aggiunto, con parole che risuonano come un invito universale alla compassione.

Un accorato appello per la pace

Nonostante la degenza, il Pontefice non ha smesso di rivolgere il suo sguardo alle crisi internazionali, rinnovando il suo appello per la pace. “Insieme continuiamo a invocare il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo”, ha scritto.

Francesco ha espresso particolare preoccupazione per la ripresa delle violenze in alcune zone della Siria, auspicando che “cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili”. Un monito che arriva in un momento di crescente tensione in diverse aree del globo.

Preghiera e vicinanza spirituale

Il Papa ha anche ringraziato i fedeli per le preghiere e il sostegno spirituale che gli stanno dimostrando in questo periodo di prova. “Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi”, ha scritto.

Francesco ha annunciato di unirsi spiritualmente ai partecipanti agli Esercizi spirituali della Curia romana, in programma nei prossimi giorni, confermando il suo impegno nel guidare la Chiesa anche dalla sua stanza d’ospedale.

Concludendo il messaggio, il Pontefice ha salutato i fedeli con un augurio semplice ma carico di affetto: “Buona domenica e arrivederci”, affidando tutti alla protezione della Vergine Maria.

Le condizioni di salute: miglioramenti graduali

Sul fronte della salute, fonti vaticane hanno fornito un aggiornamento sulle condizioni del Papa. Francesco “continua le terapie, la fisioterapia respiratoria e motoria”, mentre l’ossigenazione viene alternata tra ventilazione meccanica notturna e l’uso di naselli ad alto flusso durante il giorno.

L’umore del Pontefice è descritto come positivo, e si registra un “lieve e graduale miglioramento” delle sue condizioni di salute. Nonostante il ricovero, Francesco mantiene una certa routine lavorativa: oggi ha ricevuto il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e il Sostituto alla Segreteria, monsignor Edgar Peña Parra, confermando che le attività della Santa Sede proseguono senza intoppi.

Smentite sulle modifiche all’appartamento papale

Fonti vaticane hanno inoltre smentito le voci secondo cui il Vaticano starebbe apportando modifiche all’appartamento papale a Santa Marta in vista di una sua dimissione dall’ospedale. “Non risultano modifiche in corso”, hanno precisato, chiudendo la porta a speculazioni giornalistiche.

Anche dalla sua stanza al Gemelli, Papa Francesco continua a essere un faro di speranza e di fede, ricordando al mondo l’importanza della tenerezza, della preghiera e della pace. Un messaggio che, oggi più che mai, risuona come un invito all’unità e alla solidarietà.