Papa: “Perseguitati e crocifissi sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice”.

“Perseguitati e crocifissi sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice”.  Con queste parole, nelle meditazioni della Via Crucis presieduta da Papa Francesco al Colosseo, e’ stato evocato il sacrificio dei cristiani perseguitati di oggi che “si possono intravedere nella tristezza e nell’angoscia di Cristo che va incontro alla morte”. Al rito solenne hanno preso parte decine di migliaia di persone. “In Gesu’ caricato della Croce si possono scorgere uomini e donne imprigionati, condannati o trucidati, perche’ credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace”, ha detto ancora il Pontefice in un altro momento della via Crucis. Nel corso del solenne rito e’ stato anche evocato il sacrificio dei cristiani perseguitati di oggi che “si possono intravedere nella tristezza e nell’angoscia di Cristo che va incontro alla morte”, ha sottolineato la meditazione letta da Francesca Fialdini, che ha affiancato la “voce ufficiale” di Radio Vaticana, Orazio Coclite. La riflessione proposta dai due speaker, scritta dal vescovo emerito di Novara e ex ausiliare del cardinale Martini, ha passato in rassegna le sofferenze degli innocenti “feriti dalla solitudine, dall’abbandono, dall’indifferenza, dalla malattia”.

“Nella sofferenza del Dio fatto uomo c’e’ quanto, oggi, viene ferito da odio, falsita’ o cuori di pietra”, ha sottolineato il commento raffrontando “l’immagine di Gesu’ spogliato delle vesti e umiliato raffrontata al traffico di esseri umani, alla condizione dei bambini-soldato, alla schiavitu’, ai minori abusati”. Nel “libretto” monsignor Corti ha elencato le domande che l’atrocita’ patita da Cristo fa scaturire: “perche’ ancora la tortura, la pena di morte, la violenza?”. Ed e’ riportata la testimonianza di Shahbaz Bhatti, il ministro pakistano per le minoranze che ha pagato con la vita la sua difesa dei cristiani, il cui testamento spirituale e’ citato insieme agli scritti di alcuni padri della Chiesa, e a quelli del beato Paolo VI e del cardinale Carlo Maria Martini. Con queste parole, nelle meditazioni della Via Crucis presieduta da Papa Francesco al Colosseo,

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