Papa si confessa, anch’io ho avuto dubbi nella fede
La visita di Francesco alla parrocchia romana di San Giulio dopo lavori
“Ho avuto tanti dubbi, di fronte a calamita’, per esempio, ma anche davanti a cose che sono successe nella mia vita. Come ne sono uscito? Non ne sono uscito da solo, non si puo’ uscire da soli dal dubbio per questo e’ importante avere sempre degli amici, un gruppo e parlare con Gesu'”. Papa Francesco, in visita alla parrocchia romana di San Giulio, si confessa. Anche lui ha avuto dubbi nella fede perche’ avere dubbi – dice rispondendo alla domanda di una giovane catechista – e’ un bene. Grande festa a Monteverde, quartiere nella parte Ovest della Capitale, oggi pomeriggio. Dopo tre anni di lavoro, e messe in una tensostruttura, riapre la chiesa di San Giulio con un lungo e suggestivo rito per la dedicazione dell’altare. A presiedere la celebrazione e’ Papa Francesco e tutto il quartiere e’ mobilitato per accoglierlo con canti, striscioni, bandiere. Prima della visita in parrocchia va a trovare un gruppo di malati ospiti della vicina clinica ‘Citta’ di Roma’.[irp]
Poi l’incontro con tutte le realta’ della comunita’ parrocchiale, dalla Caritas ai gruppi del catechismo, dai nuovi sposi ai sacerdoti. Momento centrale, oltre alla messa, e’ l’incontro con i bambini e giovani nella tensostruttura che per tre anni ha ospitato le celebrazioni. “Se avete dubbi sulla fede, arrabbiatevi con Gesu'”, ha anche esortato il Papa, “ditegli, io a questo dubbio non ci credo, e’ una bella preghiera. Alcuni giorni fa ho ricevuto la lettera di un ragazzo di trent’anni che si e’ lasciato con la fidanzata, io sono rotto, mi ha scritto. Tante volte ci sentiamo cosi’ distrutti e ci chiediamo, che cosa posso fare? Cerca Gesu’ e cerca un amico”. “Tutti abbiamo un amico – ha aggiunto – l’unico momento in cui si puo’ guardare una persona dall’alto in basso e’ quando la si aiuta a rialzarsi altrimenti non si puo’ guardare nessuno con superiorita’”. Poi il Papa parla della carita’ e alla bambina che chiede se personalmente qualche volta ha dato da mangiare ai poveri, il Papa risponde: “Si’ l’ho fatto perche’ e’ una cosa che tutti i cristiani devono fare, dare da mangiare ai poveri. Tutti noi lo siamo stati in un momento della vita, siamo stati come poveri quando ci ha allattato la mamma”. Infine il rito della dedicazione, lungo e pieno di canti, e, il Papa rinuncia anche alla annunciata omelia. Al posto del commento al Vangelo Francesco sceglie un momento di raccoglimento in silenzio e a capo chino.