L`Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deciso di inviare al Governo una segnalazione sulla legge del 2000 che regola la par condicio in campagna elettorale. “L`atto – segnala Agcom- è motivato dall`esigenza di una revisione della normativa sull`accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali alla luce dei nuovi scenari tecnologici e comunicativi”. Analizzando “asimmetrie e criticità” rilevate nel corso dell`applicazione ultraventennale della legge n. 28/2000, concepita, tra l`altro, in un contesto analogico, l`Autorità ha deciso di inviare al Governo, informando anche il Parlamento, osservazioni sulla materia. La segnalazione si basa anzitutto sull`analisi del contesto nazionale, tenendo debitamente conto delle iniziative dell`Unione europea e comparando anche le esperienze nazionali degli Stati membri.
In uno spirito di fattiva e leale collaborazione istituzionale, si sottopongono alla valutazione del Governo considerazioni riferite a tutti gli istituti previsti nella norma: dalla comunicazione politica a quella istituzionale, dai messaggi politici autogestiti all`informazione politica, nonché quella istituzionale, con un opportuno rimando anche ai sondaggi politico-elettorali. La segnalazione, inoltre, tiene conto delle recenti sentenze della Giustizia Amministrativa e dà notizia della delibera n.165/23/CONS, recentemente adottata dall`Autorità, che ha equiparato i canali televisivi su web delle testate giornalistiche a quelli diffusi via etere per quanto attiene all`applicazione della par condicio.
L`obiettivo, in considerazione del ruolo preponderante assunto da Internet, è quello di disporre, auspicabilmente già dalle prossime competizioni elettorali, di un quadro normativo capace di tutelare tutti gli interessi coinvolti, a garanzia della partecipazione al dibattito politico e dei diritti fondamentali delle persone, tenendo sempre debitamente conto della necessità di scongiurare un improprio condizionamento nella formazione della volontà degli elettori.