Paralimpiadi 2016, Italia si supera e chiude con 39 medaglie

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L’Italia paralimpica supera se stessa. Ai Giochi di Rio ottiene il miglior risultato mai raccolto nelle ultime cinque spedizioni da Sydney ad oggi: 39 medaglie complessive, ben 11 in più di quanto fatto dagli olimpici il mese scorso. Più undici anche sulla Paralimpiade di quattro anni fa, con l’incremento anche nel numero degli ori, dieci a nove, per salire dalla dodicesima posizione di Londra alla nona di Rio. “Un risultato non preventivabile in questi termini sino a qualche giorno fa, soprattutto con tutti quegli ori, anche se le nostre previsioni erano buone – ha dichiarato il capomissione Marco Giunio De Sanctis, all’ultima presenza in questa veste -. Ritengo che sia stata una spedizione dal tasso tecnico altissimo e il potenziale del nostro movimento è incredibile. Con pochissime risorse, 7 milioni dallo Stato e 1 dal Coni per l’alto livello, abbiamo realizzato un’impresa. Dopo 32 anni e undici esperienze paralimpiche, di cui 7 da capomissione, sono fiero di queste 39 medaglie. Nuoto, ciclismo e atletica l’han fatta da padroni, sono andati benino tennistavolo e tiro con l’arco, mentre è andato in maniera straordinaria il triathlon al debutto assoluto”.

Il presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli, ha promosso la Paralimpiade brasiliana. “Non mi aspettavo un livello organizzativo cosi’, viste le premesse. Darei un voto positivo, 7+, rispetto alle notizie che arrivavano in Italia prima della nostra partenza. Il limite grosso è stato quello dei trasporti e ne ho parlato a lungo sui campi gara con il presidente del Comitato Internazionale, Philip Craven”. “L’Ipc – ha proseguito Pancalli – ha tentato di fare sentire il meno possibile agli atleti le difficoltà di carattere logistico-organizzativo, mettendo in difficoltà il resto delle spedizioni di tutte le squadre fuori dal Villaggio Paralimpico. Non c’era più l’Olympic Lane, se non nelle immediate vicinanze del Parco Olimpico, e questo ha rappresentato un disagio. Però non mi aspettavo nemmeno un livello di partecipazione del pubblico come quello che abbiamo visto. I brasiliani hanno messo in campo quello che di loro si racconta, ma che si può percepire soltanto quando lo si tocca con mano. Hanno vissuto la Paralimpiade come qualcosa che gli apparteneva e questo ci ha permesso di vedere impianti più mezzi pieni che mezzi vuoti”. Questa sera alle 20 locali (all’1 italiana) cala il sipario sulla quindicesima edizione dei Giochi Paralimpici estivi. Una Cerimonia di chiusura con un filo di tristezza vista la tragica morte dell’iraniano Bahman Golbarnezhad durante la prova di ciclismo di sabato. Questa notte verra’ ricordato con un minuto di silenzio.