Paralimpiadi trionfali, nove medaglie in un giorno per gli azzurri

Paralimpiadi trionfali, nove medaglie in un giorno per gli azzurri
Giulia Terzi
31 agosto 2021

Giornata trionfale, per i colori azzurri, la settima del programma paralimpico. L’Italia raccoglie nove medaglie (una d’oro, sette d’argento, una di bronzo), un risultato che porta il medagliere azzurro a quota 43, non posto in classifica generale. Assunta Legnante è medaglia d’argento nel lancio del disco femminile F11. Nella finale all’Olympic Stadium, Legnante ha lanciato a 40,25 metri, stabilendo il nuovo record europeo. Si tratta della terza medaglia alle Paralimpiadi per la campana, la prima in questa disciplina, a cui si aggiungono i due ori nel peso di Londra e Rio che proverà a bissare nei prossimi giorni. L’oro è andato alla cinese Zhang (40.83), il bronzo alla colombiana Restrepo Munoz (36.11). “Ci ho provato fino alla fine ma per poco non è andata – dichiara la Legnante – ho fatto due record europei, ho lanciato finalmente 40 metri in gara, sono andata vicina al record del mondo e la cinese ha dovuto fare il record del mondo per battermi. È la mia terza Paralimpiade nel disco, ottava a Londra, quarta a Rio e qui, almeno, me la sono giocata per l’oro. Mi aspetta una bella gara anche nel peso ognuno di noi è qui per fare del suo meglio, siamo un gruppo unito e credo che potremo fare grandi cose”.

Si apre con la medaglia d’argento di Roberto Amodeo nel nuoto il pomeriggio di gare all’Aquatics Centre di Tokyo. L’azzurro ha conquistato il secondo posto nei 400 metri stile libero S8 con il crono di 4:25.93. “È un’emozione indescrivibile, sto ancora realizzando quello che è successo, non avrei mai sperato una gara del genere. Ho migliorato ancora il mio tempo, speravo e sapevo che potevo farlo ma non così tanto. Quando in gara ho visto i miei allenatori che saltavano sul bordo vasca mi sono reso conto che stava andando bene. Ora ancora un paio di giorni per ripassare il delfino per la prossima gara, vedremo come andrà”. Subito dopo è arrivata la medaglia di bronzo di Xenia Francesca Palazzo nei 400 stile libero S8: 4:56.79 il tempo dell’azzurra, che chiude al terzo posto: “Ho stretto i denti sul finale di gara, agli ultimi 150 metri, perché non riuscivo più ad andare avanti ma volevo questa medaglia e sono felicissima. La dedico a mia sorella Masha perché prima di partire abbiamo trascorso una giornata insieme a provare i costumi… E poi lei scrive tante canzoni e le dedica a me”.

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La terza medaglia, per il nuoto, la conquista Stefano Raimondi nei 100 farfalla S10. 55.04 il tempo del veronese, 0.89 di ritardo dal vincitore, l’ucraino Krypak (54.15). Terzo l’australiano Pearse (57.66). “Questa medaglia l’abbiamo vinta praticamente insieme, ho visto la sua gara dalla camera di chiamata e volevo fare anch’io la gara che ha fatto lei, cercando di vincere. E’ arrivato l’argento e sono contento lo stesso, il mio avversario adesso è nettamente più forte e quindi va bene così. L’obiettivo adesso sono le prossime gare. Ne ho altre tre, i 400 stile libero, i 100 dorso, i 200 misti e poi la staffetta, e cerchiamo di migliorare i personali”. Al capolavoro del nuoto azzurro non poteva mancare l’oro di una delle grandi protagoniste di questi Giochi, Giulia Terzi, oro nei 100 stile libero S7.

La lombarda ha fermato il tempo sul 1:09.21, nuovo record paralimpico, davanti alla statunitense Coan (1:10.22) e all’ucraina Mereshko (1:11.07). “E’ quella più pesante, quella a cui tengo di più. Avevo già vinto l’oro nella staffetta con le ragazze, è stata un’emozione grande perché lì è stato un lavoro di squadra. Oggi sono riuscita a vincere l’oro e inoltre a siglare il record paralimpico, quindi sono davvero contentissima di questa gara e penso di aver dato il massimo. Sono entrata che volevo riuscire a prendere l’oro perché il 400 dell’altro giorno è andato bene, ma essere arrivata seconda per così poco mi aveva fatto pensare ‘cavolo, potevo farcela’. Oggi mentre nuotavo ho visto che ero davanti e mi sono detta ‘manca poco, tieni duro’, e quando ho toccato ho visto che avevo vinto”.

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Nella H1, Cornegliani ha corso in 45:44.46, terminando la sua prova alle spalle del sudafricano du Preez (43:49.41) e davanti al belga Hordies (47:01.23). “Ho rischiato e sono caduto – racconta Cornegliani – ma dovevo provarci per arrivare più avanti possibile. Per fortuna, visto il volo che ho fatto, sono tutto intero e ho l`argento al collo”. Nella H2, Mazzone ha ottenuto l’argento grazie al tempo di 31:23.79. Oro allo spagnolo Garrote Munoz (31:23.53), bronzo al rancese Jouanny (32:41.62). “A cinquant`anni, essere a una Paralimpiade è già una vittoria. Poi prendere la medaglia è sempre splendido, anche se stavolta poteva essere d`oro. Purtroppo, questo è il bello del ciclismo, può succedere di tutto, è uno sport imprevedibile e si è visto oggi”.

La terza medaglia d’argento porta la firma di una delle bandiere del paralimpismo italiano e mondiale, Francesca Porcellato, che oggi ha esordito nella sua undicesima Paralimpiade tra edizioni estive e invernali. La campionessa veneta ha portato a casa il secondo posto nella H1-3 correndo in 33:30.52, La vittoria è andata alla tedesca Zeyen (32:46.97), il bronzo alla polacca Kaluza (33:50.42). “Questo argento vale oro, all`undicesima Paralimpiade, a 51 anni che compirò il giorno della cerimonia di chiusura, non è poco. Ho iniziato a Seul 1988, è cambiato secolo è sono ancora qui”. L’ultima medaglia per il ciclismo è arrivata dalla prova di Giorgio Farroni nella T1-2. Il marchigiano, bronzo a Pechino 2008 e argento a Londra 2012, ha corso la crono in 32:10.83, un tempo che le è valso l’argento dietro al cinese Chen (28:54.88). Terzo il belga Celen (30:44.21).

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