“Sono qui per annunciare la nascita del nuovo movimento politico Energia per l’Italia, un contributo importante al centrodestra, alternativo a Renzi e alla sinistra”. Stefano Parisi va avanti da solo. Scaricato da Silvio Berlusconi oggi dà vita a un suo movimento “perché convinti che ci sia bisogno di un grande rinnovamento della politica”. Tiene a precisare che “non sarà un partito” e “Non contro” gli attuali componenti del centrodestra, “ma portando un’offerta di innovamento e di idee”.
Appare più una strategia che una vera e propria rottura con Berlusconi. L’obiettivo di Parisi sembra quello di continuare a raggruppare quell’elettorato che sta fuori dagli schemi dei partiti ma soprattutto quello che di Matteo Salvini non vuole saperne nulla. In ogni caso, sempre all’interno del centrodestra. Non a caso Parisi continua a sottolineare che la destra lepenista della Lega e di Fdi resterà divisa dal resto del centrodestra. “Forza Italia è nel Ppe, ha una linea sull’Ue opposta a quella di Salvini. O uno dei due cambia idea o sarà molto difficile” fare una coalizione insieme, aggiunge. Capitolo finanziamenti. “Ci accusano di essere finanziati da Silvio Berlusconi. Certo, ci ha aiutato in campagna elettorale, ma da luglio è tutto autofinanziato”, tiene a precisare l’ex dg di Confindustria, secondo il quale, “l’indipendenza e l’autonomia sono molto importanti” e “la politica gratis come la vuole Grillo non è democrazia. Deve essere chiaro che le istituzioni hanno un costo” ha concluso.