Il trionfo storico di Roberta Metsola. Sostegno anche di FdI

Il trionfo storico di Roberta Metsola. Sostegno anche di FdI
Roberta Metsola
17 luglio 2024

E’ un vero e proprio trionfo, quello con cui la maltese Roberta Metsola (Ppe) è stata confermata, oggi a Strasburgo, presidente del Parlamento europeo, con il numero più alto di voti, 562, mai registrato per questo tipo di elezione.

Quando era stato eletta la prima volta, nel gennaio 2022, Metsola aveva ottenuto 458 voti. Nel suo mandato precedente ha dimostrato una grande abilità politica e capacità di unire e di rappresentare l’insieme de Parlamento europeo, indipendentemente dalle forze politiche che l’avevano appoggiata. Gli eurodeputati che hanno votato sono stati 699, quindi 21 in meno dei 720 totali. I voti “espressi” (con l’esclusione di 76 schede bianche o nulle) sono stati 623.

L’elezione era a suffragio segreto, e non si può dire con certezza chi abbia votato a favore di Metsola. Ma è chiaro che l’hanno sostenuta molti più eurodeputati di quelli che siedono nei grandi gruppi “europeisti”: il suo Ppe (188 seggi), i liberali di Renew (77), i Socialisti e Democratici (136), l’hanno appoggiata in modo compatto, e probabilmente anche i Verdi (53).

E devono averla votata pure, almeno in buona parte, i Conservatori dell’Ecr (74), compresi gli italiani di Fdi. Ma anche così, per arrivare alla cifra di 562, mancano ancora all’appello una trentina di voti, che sono venuti molto probabilmente da una parte del nuovo gruppo di destra “Patrioti per l’Europa” (84 seggi), e in particolare dagli italiani della Lega. Le 76 schede bianche o nulle vengono invece sicuramente dall’estrema destra dei “Patrioti” e dell’altro nuovo gruppo formatosi la settimana scorsa, l'”Europa delle Nazioni sovrane” (Esn, 25 seggi), e probabilmente anche da una parte dei “non iscritti” (32 seggi).

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L’altra candidata, la spagnola Irene Montero della Sinistra, ha avuto 61 voti, ovvero 15 in più dei seggi del suo gruppo (46), che si può ipotizzare siano arrivati da qualche eurodeputato socialista e forse da qualche verde. Gli otto eurodeputati del M5s, che fanno parte ora della Sinistra, dovrebbero aver sostenuto per Montero, ma non è escluso che qualche voto sia andato a Metsola. Complessivamente, infine, si può dire che quasi tutti gli eurodeputati italiani dovrebbero aver votato per Metsola.

 

La linea Metsola

 

L’Europa sognata dai padri fondatori, che riprende a narrarsi come ambizione di un futuro migliore, un’Europa della speranza da lasciare alle generazioni future, in cui tutti i cittadini si possano riconoscere e siano a loro agio, un’Europa del bene comune, che sa difendersi e che difende la libertà, la democrazia, i diritti umani, lo stato di diritto, la pace.

Un’Europa che si oppone alla polarizzazione e alle risposte semplicistiche che non risolvono i problemi. Sono alcuni dei concetti che Roberta Metsola ha messo al centro del suo lungo discorso d’insediamento, dopo essere stata rieletta presidente del Parlamento europeo da una larghissima maggioranza trasversale di eurodeputati a Strasburgo. Clima e ambiente, competitività economica, politiche sociali, immigrazione, parità di genere, sono gli altri temi menzionati dalla presidente del Parlamento europeo.

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