Parlamento europeo, Italia in ordine sparso su “recovery bond”. Sì solo Pd-Fi

Contro Fdi e Lega. M5s non vota a favore e si spacca: maggioranza astenuta, diversi no

Silvio Berlusconi e Nicola Zinfaretti

Gli eurodeputati italiani hanno votato secondo le posizioni delle rispettive forze politiche, ma con la notevole e inedita eccezione di una spaccatura nel M5s, sulla risoluzione per “un’azione coordinata per combattere la pandemia del Covid-19 e le sue conseguenze”, approvata oggi dal Parlamento europeo con 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astensioni. La risoluzione chiede, fra l’altro, “un massiccio pacchetto per la ricostruzione e la ripresa per sostenere l’economia europea dopo la crisi”, da finanziare anche con obbligazioni (“recovery bond”) garantite dal bilancio Ue, e d’altra parte approva, in sostanza, l’uso del Mes secondo le linee tracciate dall’Eurogruppo. Ed è proprio questo il punto su cui si sono cristallizzate le posizioni degli italiani.

Gli eurodeputati del Pd, di Forza Italia, hanno votato compatti a favore della risoluzione. E altrettanto compatti hanno votato contro gli eletti della Lega e di Fratelli d’Italia. A favore hanno votato anche altri due italiani del gruppo liberale Renew, Danti e Gozi (eletto in Francia con il movimento En Marche di Emmanuel Macron). La grande maggioranza del Movimento Cinque Stelle si è astenuta, come aveva annunciato stamattina il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, ma tre eurodeputati pentastellati, Ignazio Corrao, Rosa D’Amato e Piernicola Pedicini hanno espresso invece un voto contrario. Più in generale, la risoluzione ha avuto un appoggio fortissimo dai tre gruppi europei maggiori: i Socialisti e Democratici (tutti favorevoli), il Ppe (quasi tutti a favore, tranne 27 astenuti, fra cui gli ungheresi) e i liberali di Renew (quasi tutti a favore, tranne 16 astenuti e due contrari. Hanno votato contro, compatti, tutto il gruppo sovranista Identità e Democrazia (in cui milita la Lega) e il gruppo dei Conservatori (che ha dentro Fdi), e la maggioranza della Sinistra unitaria europea. Spaccati i Verdi, in maggioranza astenuti, ma con un nutrito gruppo di contrari.