di Orietta Moscatelli
Il parlamento greco vota oggi le “azioni prioritarie” indicate nel piano del governo greco inviato ieri sera all’Eurogruppo, un passaggio che nelle intenzioni di Alexis Tsipras deve fruttare un mandato per chiudere un accordo velocemente e, allo stesso tempo, un segnale di unità interna da presentare ai creditori internazionali. E il premier greco riceverà “senza problemi un mandato forte, con tutti gli allori”, anticipa Dimitri Deliolanes in un colloquio con askanews, che descrive Tsipras dopo il referendum e con l’accordo sul salvataggio dietro l’angolo “un gigante in patria, a fronte di tanti nani, che non oseranno mettersi contro”. “Potrebbe esserci al massimo qualche voto contrario dal partito (di centrodestra) Neo Demokratia Ma dubito”. Corrispondente della tv greca in Italia, autore del libro “La sfida di Atene – Alexis Tsipras contro l’Europa dell’austerità'”, Deliolanes consiglia di non dare peso alla teoria di un Tsipras in difficoltà sul fronte interno. Se prima con l’Eurogruppo, poi al vertice Ue di domenica verrà trovato un accordo, il capo del governo ellenico otterrà anche il voto favorevole dei deputati sul piano che “certo contiene misure dure”, ma verrebbe varato in un contesto radicalmente diverso per i greci.
E’ questo il vero punto, secondo Deliolanes. Le aperture sul debito greco, in particolare dalla Francia, ma anche da Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo considerato vicino ad Angela Merkel, hanno cambiato tutto. Poco conta se la proposta greca ricalca parecchio quella presentata dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e rifiutata da Tsipras, che ha scelto di andare al referendum. Conta anche relativamente che i 10 punti messi assieme dal governo greco promettono ancora lacrime e sangue al popolo greco. “Il ragionamento che la gente, che gli elettori greci fanno è molto semplice: abbiamo sofferto per cinque anni, soffriremo ancora, ma ora c’è la prospettiva, la promessa che ci toglieremo dalle spalle il macigno del debito e potremo partire sulla via dello sviluppo”. Il gioco del premier per loro ha cambiato tutto. Il giornalista greco è convinto che anche in Europa il piano greco passerà. Perché “si è visto all’ultimo Consiglio europeo che le manovre di Tsipras sono riuscite a dividere fronte avversario”.
Il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, guardiano dell’austerity senza se e senza ma “vorrebbe un’uscita greca, un’epurazione dell’eurozona, ma ormai è isolato, ci sono i Baltici sulla stessa linea, i nordici in parte, poco più”. Quindi si farà l’accordo e il premier greco vincerà la sua partita a poker sia in Europa, che sul fronte interno, è la convinzione di Deliolanes, secondo cui non ci saranno problemi neppure per l’approvazione in parlamento ad Atene dell’intesa con i creditori che potrebbe arrivare nel fine settimana: “passerà trionfalmente”. Quanto alle difficoltà sul fronte interno, e al pericolo di un’emorragia in seno a Syriza, il giornalista greco ritiene che in realtà questo problema per il premier greco non esista. Con il braccio di ferro sul salvataggio, con la rottura con i creditori e la convocazione del referendum, Tsipras “è diventato l’unico attore sulla scena greca. E’ un gigante a fronte di tanti nani” e nessuno si azzarderà nei prossimi giorni a contestare le sue mosse” in patria.