Le aule parlamentari riapriranno il 9 gennaio dopo la pausa delle festività natalizie, anche se la Camera con il via libera alla legge di bilancio ha dovuto accorciare il suo tradizionale stop e lavorare anche negli ultimi giorni di dicembre. Si riparte a Montecitorio con il decreto Piano Mattei, mentre Palazzo Madama, dalla settimana successiva, entrerà nel vivo dell’esame della riforma sull’autonomia differenziata.
La Camera dei deputati è in realtà convocata già domani mattina per “comunicazioni del Presidente”, Lorenzo Fontana, che annuncerà l’arrivo del decreto Milleproroghe. E’ poi prevista il 10 gennaio una conferenza dei capigruppo per mettere a punto i lavori del mese di gennaio. Il primo provvedimento all’ordine del giorno alla ripresa il 9 gennaio sarà il dl Piano Mattei, alle 11 inizierà la discussione generale e a seguire i voti sugli emendamenti, possibile venga posta la fiducia e votata in settimana.
Mercoledì 10 a Montecitorio si terranno dalle 9,30 alle 13,30 le comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli aiuti all’Ucraina, ci sarà un voto sulle risoluzioni presentate. Alle 15, poi, il consueto question time. In calendario ci sono anche la proposta di legge sugli illeciti agroalimentari e la riforma della prescrizione. In commissione prosegue l’esame del ddl sul Protocollo con l’Albania per la gestione dei migranti, in settimana sono previste diverse audizioni. Il Senato riaprirà martedì 9 nel pomeriggio con una conferenza dei capigruppo che definirà il calendario d’Aula e quindi alle 17 il presidente Ignazio La Russa ne comunicherà l’esito all’assemblea.
Al momento all’ordine del giorno di mercoledì 10, alle 10, c’è la riforma del Regolamento del Senato per l’introduzione di una disposizione transitoria per l’integrazione del Consiglio di Presidenza nella XIX legislatura, è richiesto il voto a maggioranza assoluta dei componenti del Senato. Mentre la settimana seguente si entrerà nel vivo dei lavori con l’esame del disegno di legge del governo sull’autonomia differenziata. In commissione Affari costituzionali riprenderà l’esame della riforma costituzionale sul premierato.