Parlamento siciliano, cambio di ‘casacca’ per nomine di parenti e amici. Magistratura indaga
POLITICA & POLTRONE Il deputato Ars Sorbello dichiara, il collega grillino denuncia. M5S: “Ora speriamo che vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari”
“Io sono forse uno dei pochi che non ha avuto niente… Molti di quelli che hanno cambiato casacca in questo parlamento hanno avuto nomine a iosa di parenti, di amici e amici degli amici…”. Su questa frase pronunciata lo scorso aprile a Sala d’Ercole dal deputato Udc Giuseppe Sorbello indaga la magistratura. Le indagini sono scattate a seguito di una segnalazione fatta alla procura della Repubblica dal deputato all’Ars del Movimento Cinque Stelle Giorgio Ciaccio. “Allora ci stupimmo che frasi di una gravità inaudita come queste potessero quasi passare quasi sotto silenzio – dice Ciaccio – Siamo stati noi a segnalarle, oltre che alla magistratura anche alla stampa. Nessuno degli altri parlamentari fece una piega. Evidentemente la spartizione delle poltrone è diventata talmente la norma a Sala d’Ercole che nemmeno una pesantissima denuncia pubblica viene presa in considerazione. Ora speriamo che vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari delle nomine”.
Il deputato grillino spera anche che Sorbello possa fare chiarezza “se, come potrebbe far intendere, le nomine siano il prodotto di un accordo che ha portato alcuni parlamentari a cambiare casacca in cambio di un tornaconto personale. Non sappiamo se nelle frasi di Sorbello si possano ravvisare gli estremi di un reato, di certo, sono indice di una condotta malata, che sempre più spesso porta a perseguire la politica degli interessi piuttosto che gli interessi della politica e dei siciliani”.