NOTIZIE 1

Parlamento siciliano, piano sanitario infiamma l’Aula. Liti nel Pd, rinviata a giovedì ‘manovrina’

L’affaire sanita’ alza la temperatura all’Ars. “L’assessore alla Sanita’ si presenti in Aula per riferire quale sia l’assetto del nuovo piano sanitario di cui la commissione all’Ars non ha ricevuto alcun avviso”, tuona nel suo intervento al parlamento siciliano la deputata di Fi Bernardette Grasso (foto). Tanto basta per scatenare una bagarre in un’Aula contraria a che l’iter per la definizione del piano sanitario regionale prosegua senza l’esame delle commissioni parlamentari e dell’Aula. Lo stesso presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha dedicato un chiaro monito al governo nel corso della seduta, specificando che il documento necessita del parere della commissione Sanita’ e che ancora nulla e’ pervenuto all’Ars: “In merito alla richiesta formulata in sede di conferenza di capigruppo circa lo stato dell’iter del Piano sanitario – aveva detto in apertura della seduta Ardizzone – preciso che ad oggi non risulta depositato agli atti dell’Assemblea alcuna proposta di modifica della rete ospedaliera che, comunque, necessita del parere della commissione Sanita’. Comunico inoltre – aveva proseguito il presidente dell’Ars – che l’assessore Gucciardi da me contattato, conferma che non esiste allo stato alcun documento ufficiale, ma che sono in corso interlocuzioni con l’Agenas e il ministero della Salute sulla base delle quali e’ stata formulata dagli uffici tecnici un’ipotesi di applicazione alla realta’ del territorio siciliano della riforma introdotta con il decreto Balduzzi”.

Apriti cielo. “Mentre sul palco continuano a recitare la parte del disaccordo, nella realta’ la gente soffre per carenza di servizi. La sensazione e’ che il rimpallo di responsabilita’ tra Crocetta ed il componente del suo stesso assessore Gucciardi sia strumentale e penalizzera’ come sempre soltanto gli utenti”, hanno detto i Cinquestelle Francesco Cappello e Giorgio Ciaccio (foto), componenti della commissione Sanita’ all’Ars. “La smetta il governo di prendere in giro i siciliani – hanno aggiunto – stanno contrattando nelle loro stanze quali unita fare restare e quali sopprimere”. Anche il deputato Toto Cordaro ha detto la sua. “Le nostre mozioni e interrogazioni hanno sortito un effetto deflagrante, questo mi fa piacere, c’e’ un passo indietro sostanziale sotto il profilo politico e gestionale circa lo stato di un nuovo piano regionale”, ha evidenziato l’esponente di Cantiere Popolare, secondo il quale, “la rete ospedaliera presentata da Gucciardi scontenta la maggioranza che in Aula vota contro se stessa sacrificando sull’altare dei propri interessi particolari il destino dei dipendenti delle province, dei precari delle stesse che attendono i primi lo stipendio ed i secondi il prosieguo dei contratti ed ancora l’assistenza ai bambini diversamente abili”.

Altra tegola per il governatore Crocetta. A Sala d’Ercole si sono scatenate liti nel Pd e anche la maggioranza va in tilt, cosi’ l’esame della finanziaria viene rinviato a giovedi’. In particolare emergono le fratture interne al Pd che ha fatto mancare i numeri sull’articolo 13 che finanziava il Brass Group e il polo universitario di Enna. Una riunione proprio all’intero del gruppo del Pd ha preceduto la ripresa della seduta d’Aula alle 18, dopo la bocciatura della richiesta di sospensiva presentata dal deputato Panepinto, non accolta dai colleghi del suo gruppo che ne hanno permesso la bocciatura in Aula. Polemiche e disagi in Aula sollevati dagli stessi parlamentari della maggioranza: “Nel Pd si litiga – ha detto il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo – e di queste liti soffre l’intera maggioranza. Non possiamo continuare ad esitare disegni di legge in commissione Bilancio che vengono poi bocciati in Aula”. Severa la critica del di Cordaro che ha parlato di “inconsistenza della maggioranza e mi limito a considerare i voti dati al ddl da un’Aula ingestibile e balcanizzata dove l’unico modo di procedere e’ ad agguati”.  Nel coro anche l’esponente dell’opposizione Nello Musumeci: “Una maggioranza inesistente in Aula, con soli 23 deputati su 60. La febbre del mare che in agosto aveva fatto disertare i banchi del centrosinistra continua a condizionare i sostenitori di Crocetta, ma stavolta per le faide interne ai gruppi che dovrebbero reggere il governo. Il tutto a danno della gente e dei più deboli. Uno spettacolo indecoroso – ha concluso Musumeci – che fa a pugni con l’ottimismo ostentato in questi giorni dal governatore.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da