Parlamento siciliano, scontro sulla manovra. Via libera ai 500 mln da Roma
VARIAZIONE DI BILANCIO L’assessore all’Economia: “Approvare la norma e poi concentrarsi sulle emergenze con una nuova manovra di assestamento che il governo varera’ entro luglio”
E’ stata rinviata a martedi’ prossimo alle 16 la seduta d’Aula dove l’Ars dara’ il voto finale alla manovra di variazione del bilancio. Dopo un lungo stallo dell’Aula che ha visto le opposizioni battersi per bloccare l’approvazione dell’articolo 3 della manovra, l’Ars ha dato il via libera alla norma, con 37 voti favorevoli e 28 contrari. Prima del voto all’articolo 3, l’Ars aveva respinto con 27 voti favorevoli e 35 contrari, la richiesta di sospensiva presentata da FI e firmata da tutti i gruppi dell’opposizione, a eccezione del M5S. L’articolo 3 prevede trasferimenti nel bilancio regionale per 500 milioni di euro, come stabilito dal decreto Renzi su cui pende a Roma pero’ una pregiudiziale di costituzionalita’ che sara’ messa ai voti al massimo entro i prossimi 60 giorni. Nessuna intesa, quindi, sulla questione sollevata dalla pregiudiziale di costituzionalita’ presentata al parlamento nazionale dalla parlamentare di FI Stefania Prestigiacomo che investe in pieno l’accordo finanziario Stato-regione, contenuto nell’articolo 3 della manovra all’esame dell’Ars.
La maggioranza all’Ars, seppure con numeri risicati, ha avuto la meglio e ha abbattuto gli ostacoli delle opposizioni, prima la sospensiva, poi un tentativo di riscrittura che non ha avuto esito positivo. L’Ars ha dato il via libera ai primi tre articoli, tra i quali, dunque anche quello che svincola i 500 milioni che arriveranno da Roma per effetto del decreto Renzi, mentre restano da approvare altre tre norme che saranno trattate il prossimo martedi a partire dalle 16. Per l’assessore all’Economia Alessandro Baccei (foto) la linea da seguire e’ solo una: “Approvare questa manovra tecnica cosi’ com’e’, poi concentrarsi sulle emergenze con una nuova manovra di assestamento che il governo varera’ entro luglio”. Le opposizioni FI, LM, M5S, hanno pero’ annunciato guerra, garantendo che manchera’ il voto al provvedimento il prossimo martedi’.
“Una maggioranza predatoria e asservita a Roma ratifica un accordo vergognoso, che non risolverà nessuno dei problemi della Sicilia ma che rischierà di aggravarli – afferma Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars-. Spero però di essere smentito, in maniera tale che i comuni dell’Isola possano finalmente avere quel sostegno finanziario che gli è stato sino ad ora sottratto, che i precari possano raggiungere la stabilizzazione promessa dal sottosegretario Faraone, che i PIP e i forestali possano ottenere la tanto meritata dignità lavorativa, che i teatri, gli enti culturali, i consorzi universitari, le società partecipate e vigilate possano riottenere la sacrosanta autonomia finanziaria. Se ciò non avverrà – conclude l’esponente azzuro – sarà colpa della maggioranza, di Pd, Ncd e Udc, che si dovranno assumere le proprie responsabilità di fronte agli elettori”,