I matrimoni tra persone dello stesso sesso aumentano la salvaguardia dei diritti dei gay. Per questa ragione il Parlamento Ue considera benvenuto il riconoscimento di istituzioni legali come la coabitazione, le unioni civili o i matrimoni riconosciuti ai Lgbti da parte di 19 stati membri e chiede agli altri stati, tra cui anche l’Italia, di considerare la possibilità di offrire gli stessi istituti legalmente riconosciuti. E’ quanto si legge nel paragrafo 86 del rapporto sulla situazione dei diritti fondamentali approvato dal parlamento Ue. Il Parlamento chiede quindi alla Commissione europea di proporre il riconoscimento in tutti gli Stati membri dei documenti attestanti lo stato civile dei gay che si sono sposati dove il matrimonio con i partner dello stesso sesso è ammesso in modo da ridurre le discriminazioni legali e le barriere amministrative.