Tale nervo “si allaccia” alle ultime due dita della mano e quando soffre, per esempio per una compressione all’altezza del gomito, causa al paziente una sensazione di formicolio in questo ‘territorio’ innervato, almeno nei casi meno gravi. Uno studio neurofisiologico è stato effettuato utilizzando la “tecnica neurografica”, che permette di rilevare la velocità di conduzione nervosa lungo un tratto stabilito. Quindi i ricercatori hanno valutato questa velocità sul nervo ulnare nel tratto del gomito, durante una simulazione di chiamata con cellulare, fino a 18 minuti di durata. È emerso che, nei pazienti con sofferenza del nervo ulnare, questo riduce la sua velocità di conduzione del segnale nervoso. Il dato, insomma, suggerisce che il nervo comincia a soffrire già dopo pochi minuti di chiamata. I risultati indicano che la postura prolungata a gomito flesso durante l’uso di cellulare andrebbe quindi evitata. Dai risultati ottenuti si può supporre che anche l’uso del cellulare per inviare messaggi, leggere/scrivere email, chattare ecc. possa causare un minimo danno al nervo ulnare, seppure di entità inferiore rispetto a quello causato dalle chiamate, poiché la flessione del gomito nei casi precedenti risulta meno pronunciata. Tuttavia sarebbero necessari altri studi per confermare tale ipotesi.