Parroco a processo per molestie, la Diocesi sospende il religioso. La vittima una 15enne

La difesa del presbitero ha ottenuto dal gup di essere processato con rito abbreviato

prete

“In attesa degli esiti processuali rimane amarezza e dolore, per questa vicenda che, se dimostrata, adombra l’opera silenziosa e preziosa di tanti sacerdoti dediti al servizio delle proprie comunita’. Nello stesso tempo la Diocesi esprime vicinanza a tutte le persone e le comunita’ che stanno soffrendo per questa situazione”. Con queste parola la Diocesi di Padova, manifesta la sua vicinanza alla vittima 15enne di una molestia sessuale perpetrata da un parroco del padovano che ieri ha ottenuto dal gup del Tribunale di Padova di essere processato con rito abbreviato, ma il giudice Margherita Brunello ha rinviato la seduta al 12 settembre. Era stato lo stesso ragazzo ha denunciare l’accaduto e secondo il quale, il parroco, dopo averlo palpeggiato, lo avrebbe fatto sedere sulle sue gambe mimando l’atto sessuale.  La Diocesi ha poi ricostruito i fatti raccontando che “e’ a conoscenza di un procedimento penale nei confronti di un presbitero diocesano”. “Non appena appresa la notizia, lo scorso settembre 2016 – prosegue la Diocesi – e’ intervenuta con alcune decisioni, per prudenza e rispetto delle persone coinvolte e per permettere al sacerdote di potersi difendere. Pertanto in maniera preventiva il vescovo, gia’ allora, aveva proceduto a sospendere alcuni passaggi previsti all’interno dei normali e consueti avvicendamenti dei parroci e aveva chiesto al sacerdote un periodo fuori Diocesi, in attesa della conclusione del processo a suo carico”.[irp]

“Contemporaneamente e’ partita l’indagine canonica ed e’ stata informata la Santa Sede – prosegue – Il presbitero, infatti, lo scorso luglio 2016, nella normalita’ degli avvicendamenti degli incarichi, aveva dato le dimissioni da parroco della comunita’ che guidava, in vista di una nuova destinazione che sarebbe diventata effettiva con settembre 2016. Con l’avvio delle indagini a suo carico, reso noto al vescovo nei primi giorni di settembre 2016, per opportuna prudenza la nuova nomina e’ stata sospesa immediatamente e il presbitero e’ stato esonerato da qualsiasi incarico pastorale”. Per il legale del sacerdote, nell’atto non vi sarebbe stata alcuna intenzione a sfondo sessuale. Viceversa per il pm Roberto Piccione la vittima è considerata assolutamente credibile. Nell’udienza di ieri la difesa del sacerdote ha chiesto che vengano escluse dal caso alcune intercettazioni telefoniche, avvenute dopo la denuncia del giovane, in cui il parroco si rivolgerebbe ad uno psicologo e al suo confessore.[irp]