Partecipate, allo Stato costano 26 mld

E’ una costellazione indefinibile. Parliamo delle migliaia di societa’ partecipate pubbliche che sono costate all’amministrazione pubblica 25,93 miliardi di euro nel 2012. E’ quanto rileva il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola. Nella sua requisitoria Nottola, riferendosi in particolare alle oltre 7 mila societa’ partecipate dagli enti locali, ha aggiunto che un terzo di tali societa’ e’ in perdita. In dettaglio, il movimento finanziario indotto dalle societa’ partecipate dallo Stato, costituito dai pagamenti a qualsiasi titolo erogati dai Ministeri nei loro confronti e’ ammontato a 30,55 miliardi nel 2011, 26,11 miliardi nel 2012 e 25,93 nel 2013, come detto. Un mondo cosi’ variegato e ricco di implicazioni, quello delle partecipate, che per Nottola richiederebbe “una assoluta trasparenza del fenomeno ma la realta’ e’ diversa”.

L’assetto delle societa’ e’ infatti mutevole e soggetto a vicende “complesse”, con aspetti contabili che sono “spesso oscuri”. Inoltre, specialmente nelle societa’ ‘in house’, la carenza di controlli favorisce episodi di cattiva gestione, “non di rado di illeciti anche penali”. Da qui la richiesta di porre mano “ad un disegno di ristrutturazione organico e complessivo, che preveda regole chiare e cogenti, forme organizzative omogenee, criteri razionali di partecipazione, imprescindibili ed effettivi controlli da parte degli enti conferenti e dia a questi ultimi la responsabilita’ dell’effettivo governo degli enti partecipati”.

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