Partita Iva, non può piovere per sempre: lo Stato lancia il bonus anche per loro | Ti basta essere iscritto alla Gestione Separata

Ufficio (Pixabay) IlFogliettone

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Novità per i possessori di Partita Iva, il Governo approva un provvedimento che fa tirare un sospiro di sollievo. 

La partita IVA è un codice identificativo assegnato dall’Agenzia delle Entrate a tutti coloro che svolgono un’attività economica in modo abituale e professionale. È un po’ come una carta d’identità per le imprese, un numero univoco che permette di tracciare le operazioni commerciali e di adempiere agli obblighi fiscali.

L’obbligo di aprire una partita IVA riguarda una vasta gamma di soggetti, dall’imprenditore individuale al professionista iscritto ad un albo, dalle società di capitali agli enti che svolgono attività commerciali. In sostanza, chiunque intenda emettere fatture e operare nel mercato deve dotarsi di questo codice.

La partita IVA serve innanzitutto a identificare il soggetto che svolge l’attività economica, consentendo all’Agenzia delle Entrate di verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali. Inoltre, è indispensabile per emettere fatture, accedere a crediti d’imposta e partecipare a gare d’appalto. In poche parole, la partita IVA è lo strumento attraverso cui si interagisce con il sistema fiscale e con il mercato.

Per aprire una partita IVA è necessario presentare una specifica istanza all’Agenzia delle Entrate, allegando tutta la documentazione richiesta. La procedura può essere effettuata sia online che tramite un intermediario abilitato. Una volta ottenuta la partita IVA, si acquisiscono diritti e doveri: si ha la possibilità di operare legalmente sul mercato, ma si è anche tenuti a rispettare tutti gli obblighi fiscali e contabili previsti dalla legge.

ISCRO 2025: tutte le novità

L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è un sostegno economico rivolto ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS che si trovano in difficoltà economiche. Un requisito fondamentale per accedere a questa misura è il reddito: negli anni passati, la soglia massima è stata oggetto di diverse modifiche, adeguandosi all’inflazione. Attualmente, per poter beneficiare dell’ISCRO, il reddito annuo dichiarato nell’anno precedente alla domanda non deve superare i 12.000 euro. Inoltre, è necessario dimostrare una diminuzione del reddito rispetto ai due anni precedenti.

L’ISCRO funziona in modo simile alla cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, offrendo un sostegno economico ai liberi professionisti che hanno subito una riduzione significativa del proprio reddito. Per poter richiedere l’indennità, è necessario essere iscritti alla Gestione Separata INPS e non percepire altre forme di sostegno economico, come l’Assegno di Inclusione. È importante sottolineare che l’ISCRO non è destinata a tutti i lavoratori autonomi, ma solo a coloro che rispettano specifici requisiti.

Partita Iva (Pixabay) IlFogliettone

Come richiedere l’ISCRO e requisiti

Hai tutti i requisiti per richiedere l’ISCRO? Ottimo! Puoi presentare la tua domanda attraverso il portale INPS utilizzando le tue credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, puoi contattare il Contact Center Integrato o rivolgerti a un patronato. Ricorda di autocertificare i tuoi redditi per gli anni richiesti, a meno che l’INPS non li abbia già a disposizione.

Anche nel 2025, titolari di partita IVA e collaboratori coordinati e continuativi potranno presentare domanda per l’ISCRO, a patto di aver subito una significativa riduzione del fatturato (almeno il 70% rispetto alla media degli ultimi tre anni). L’importo dell’indennità corrisponde al 25% dell’ultimo fatturato dichiarato, con un limite minimo di 250 euro e un massimo di 800 euro.