Partita Iva, ora c’è l’obbligo ufficiale: i liberi professionisti possono solo adeguarsi | Addio scorciatoie
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Partita Iva - (pexels) - ilFogliettone.it
Per combattere l’evasione fiscale ci sono nuove riforme, chi ha fatto il furbo fino ad ora non lo potrà più fare.
L’Unione Europea ha finalmente deciso di modernizzare il sistema fiscale con un pacchetto di riforme che mira a combattere l’evasione e semplificare la vita delle imprese. L’introduzione di regole più stringenti sull’IVA e la digitalizzazione delle fatture porteranno maggiore trasparenza e controllo, eliminando scappatoie e riducendo la burocrazia.
La fatturazione elettronica è il processo di emissione, invio, tenuta e conservazione del documento digitale “fattura”. In Italia il percorso verso l’adozione della e-fattura è stato lungo e tortuoso, iniziato con la legge finanziaria del 2008, che vietava alle amministrazioni pubbliche di accettare fatture emesse o trasmesse in formato cartaceo.
Il nostro è stato il primo Paese in Europa a introdurre l’obbligo normativo per l’uso della fattura elettronica nelle transazioni commerciali pubbliche e private. Dal 2030, inoltre, la fatturazione elettronica non sarà più un’opzione, ma un obbligo per tutte le imprese che operano a livello transfrontaliero. Questo permetterà alle autorità fiscali di ricevere i dati in tempo reale, riducendo il rischio di frodi e omissioni. Un cambiamento epocale che metterà fine ai registri cartacei e alle dichiarazioni manipolabili.
Le piattaforme digitali saranno direttamente responsabili della riscossione dell’IVA quando i fornitori di servizi non la versano correttamente. Questa misura mira a eliminare le disparità tra il settore digitale e l’economia tradizionale, colpendo in particolare settori come gli affitti brevi e il trasporto privato tramite app. L’introduzione della fatturazione elettronica ha rappresentato un passo importante verso la digitalizzazione, semplificando i processi amministrativi e aumentando la trasparenza fiscale.
Per facilitare il pagamento dell’IVA, l’UE rafforzerà gli sportelli unici digitali, permettendo alle imprese di gestire tutto online attraverso un’unica piattaforma nella propria lingua. Inoltre, il sistema sarà esteso anche alle vendite interne di beni strategici come gas ed energia elettrica, riducendo la complessità normativa.
Recupero miliardario contro l’evasione fiscale
Bruxelles stima che la riforma permetterà di recuperare fino a 11 miliardi di euro all’anno, riducendo le perdite dovute all’evasione e alle frodi fiscali. Le imprese beneficeranno di risparmi significativi, con una riduzione degli oneri burocratici e amministrativi stimata in oltre 12 miliardi di euro nel prossimo decennio.
Le grandi aziende con operazioni in più Stati membri dovranno presentare un’unica dichiarazione fiscale consolidata. Questo impedirà alle multinazionali di sfruttare differenze normative tra i vari Paesi per ridurre il carico fiscale, garantendo una maggiore equità nel mercato europeo.
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Un sistema fiscale più trasparente e moderno
Con queste riforme, l’Unione Europea punta a creare un sistema fiscale più giusto, efficiente e digitale. L’eliminazione di scappatoie e l’introduzione di strumenti di monitoraggio avanzati garantiranno una migliore equità fiscale, riducendo il divario tra imprese oneste e chi tenta di evadere il fisco.
Oltre ai vantaggi fiscali, la digitalizzazione del sistema stimolerà l’innovazione e la competitività delle imprese europee. Con meno burocrazia e una gestione semplificata, l’UE si prepara a entrare in una nuova era fiscale, più equa e sostenibile per tutti.