Partiti pronti a ballottaggio, uniti contro le mafie a Ostia

Partiti pronti a ballottaggio, uniti contro le mafie a Ostia
Monica Picca (S) e Giuliana Di Pillo
17 novembre 2017

Esercito e forze dell’ordine pronte a una vigilanza rafforzata di seggi e urne, in particolare a Nuova Ostia e Litorale di Ponente, i quartieri più condizionati dalla presenza della criminalità organizzata. E le forze politiche che si fronteggiano per la presidenza del X Municipio – M5S con la candidata Giuliana Di Pillo e le destre unite nel nome di Monica Picca – mai così vicine dopo che la notte scorsa il portone e l’ingresso del circolo Pd di Ostia Antica sono stati dati alle fiamme. Erano passate solo poche ore da quando le forze politiche cittadine e nazionali erano scese in piazza Anco Marzio al fianco di Fnsi e Libera di don Luigi Ciotti per testimoniare il proprio impegno contro tutte le mafie e a sostegno dei cronisti dopo l’aggressione al reporter della trasmissione Nemo della Rai ad opera di un rampollo del clan Spada. Una prima reazione criminale c’era stata, però, già in contemporanea all’evento, quando le ruote dell’auto della troupe di Che tempo che fa de La 7 erano state tranciate da ignoti.  E oggi alle 18 è convocato un nuovo presidio di solidarietà di fronte alla sede del Pd. Con tutte le forze politiche capitoline – dal M5S con in testa la sindaca di Roma Virginia Raggi, fino a Forza Italia e Fdi – che hanno espresso la loro solidarietà al Pd e la ferma condanna di ogni forma di intimidazione. Alle 18.30, sempre a Ostia, il M5S con Virginia Raggi e Alessandro Di Battista sarà al fianco di Giuliana Di Pillo per chiudere la campagna elettorale municipale che la vede favorita in questo turno di ballottaggio. A turbare la sua volata verso la presidenza, sostenuta anche da parte del centrosinistra della Capitale, l’apertura da parte della Corte dei Conti di un fascicolo a carico del capogruppo capitolino Paolo Ferrara, espressione proprio del M5S del litorale, per danno erariale in quanto avrebbe usato l’auto blu comunale nonostante l’impegno di Giunta e gruppi a non avvalersi di questo servizio.

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Resta in dubbio anche verso chi indirizzerà i propri sostenitori Casa Pound, che se vincesse la destra, per lo specifico regolamento delle elezioni amministrative, porterebbe per la prima volta in Consiglio due propri rappresentanti, mentre se vincesse il M5S potrebbe far entrare solo l’ex candidato presidente Luca Marsella. Domenica 19 novembre i cittadini del X Municipio della Capitale torneranno così al voto, sospinti, dopo un primo turno connotato da un astensionismo oltre il 60%, da un invito alle urne espresso anche dal ministro dell’Interno Marco Minniti, che nella seduta del Comitato metropolitano per l’Ordine e della sicurezza convocato proprio a Ostia tre giorni fa ha auspicato “una larga partecipazione al voto, che sia una risposta molto chiara di isolamento dei criminali e dei violenti. Siamo consapevoli che la stragrande maggioranza dei cittadini di questa comunità è fatta di persone per bene”. Per garantire loro un libero esercizio del voto nelle 183 sezioni allestite, la Questura ha previsto che “ogni plesso elettorale sarà vigilato 24 ore su 24 a partire dal giorno precedente le votazioni da polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. La vigilanza terminerà solo a definitiva chiusura dei seggi”. Agenti in borghese affiancheranno i presidi rafforzati nelle zone più problematiche. “Ma l’attività di prevenzione delle infiltrazioni criminali e mafiose non finisce domenica – ha assicurato Minniti – continuerà con attività investigative, con risultati che si aggiungeranno ai risultati già ottenuti”. E dopo un anno e mezzo di commissariamento del Municipio, sciolto per infiltrazioni mafiose, la liberazione definitiva di Ostia e del litorale dai condizionamenti criminali è l’impegno principale, e più gravoso, che attende da lunedì prossimo il nuovo presidente del Municipio X di Roma.

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