Oltre sei ore nel vuoto dello Spazio, fuori dalla Stazione spaziale internazionale, per verificare le condizioni della navetta Soyuz Ms-09 all’interno della quale, nell’estate del 2018, era stato scoperto un piccolo foro da 2 mm di diametro, causato probabilmente da un trapano usato in modo maldestro da un tecnico durante l’assemblaggio dell’astronave. Foro che aveva fatto calare la pressione a bordo della navetta e aveva messo in allarme i vertici di Roscosmos che avevano parlato addirittura di un possibile complotto.
Quella dei cosmonauti russi Oleg Kononenko e Sergei Prokopyev è stata una missione extraveicolare diversa dal solito; armati di forbici e coltelli hanno dovuto staccare una parte del rivestimento termico della capsula per prelevare un campione della resina epossidica che, nel mese di agosto 2018, era stata usata per rattoppare il forellino. I campioni verranno riportati sulla Terra e analizzati per cercare di capire qualcosa in più sul problema.
La cosa, in ogni caso, non dovrebbe causare problemi al rientro dell’equipaggio perché il forellino si trova in una parte dell’astronave che normalmente si stacca e brucia nell’atmosfera mentre astronauti e cosmonauti sono nel modulo “a campana” centrale. Il rientro della navetta è previsto per il 20 dicembre 2018 in Kazakhstan. A bordo: il cosmonauta russo Sergej Prokopyev, l’astronauta tedesco dell’Esa, Alexander Gerst e l’astronauta americana della Nasa, Serena Aunon-Chancellor.