Il patriarca Kirill è scivolato nel tempio di Novorossijsk ed è caduto mentre scendeva dal pulpito durante la messa. Secondo il capo della chiesa ortodossa russa “il pavimento era bagnato”, ha detto citato dai media russi. “Il fatto che io sia caduto oggi non significa nulla”, ha detto, reduce dalle fortissime polemiche sul suo schierarsi dalla parte del Cremlino nella guerra con l’Ucraina. “Il pavimento è bellissimo, puoi specchiarti, è così lucido e liscio. Ma quando l’acqua cade su di lui, anche se è acqua santa, sono le leggi della fisica a funzionare. Su questo bel pavimento sono caduto così purtroppo. Ma per grazia di Dio, senza alcuna conseguenza” ha detto Kirill della sua caduta.
L’incidente è stato catturato dalle telecamere durante la registrazione della trasmissione, sul sito web della Chiesa ortodossa russa. Altri sacerdoti e guardie sono venuti in aiuto del primate della Chiesa russa ma non sono riusciti ad afferrarlo per tempo. Il protodiacono Andrei Kuraev ha scritto nel suo blog che il fatto che nessuno abbia fatto in tempo a raccogliere Kirill mentre stava cadendo era “a causa delle restrizioni per il coronavirus, per le quali il patriarca non può essere toccato e sostenuto sui gradini”. Insomma nessuno ha fatto in tempo a raccoglierlo, ma la colpa è del Covid.