La sacerdotessa del rock Patti Smith per i suoi 70 anni ha deciso di regalarsi un concerto con la sua band e i suoi figli, Jesse e Jackson, a Chicago, la sua città Natale. Sul New Yorker, in chiusura di un articolo pubblicato sulla rivista per spiegare la défaillance che durante la cerimonia di consegna dei Nobel l’ha portata a dimenticare le parole di “A Hard Rain’s A-Gonna Fall” di Bob Dylan, del concerto evento ha scritto quanto segue: “Proporrò Horses con la mia band, e con mio figlio e mia figlia, nella città dove sono nata. E tutte le cose che ho visto e sperimentato saranno con me, e il rimorso che ho sentito così forte si fonderà gioiosamente con tutti gli altri momenti. Settant’anni di momenti, settant’anni trascorsi a essere umana”.
Poi ha raccontato della defaillance: “Sono stata colpita da una pletora di emozioni, e si susseguivano con un’intensità tale che mi è stato impossibile gestirle”. Horses è il primo album del 1975 prodotto da John Cale. Poi ne ha incisi altri dieci. L’ultimo, Banga, nel 2012. In tempi più recenti ha dedicato molte energie ai libri: dopo diverse raccolte di poesie, nel 2015 ha dato alle stampe “M Train”, mentre è del 2010 “Just Kids”, racconto della sua relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe che le è valso il prestigioso National Book Award.