Le autorità olandesi hanno detto che seguiranno “come i belgi distribuiranno le pillole e dove saranno disponibili, se la gente dovrà prenderle in farmacia o presso gli ambulatori locali del servizio sanitario”. Dopo la distribuzione delle compresse a donne e incinte e bambini il resto del 15 milioni di pezzi sarà disponibile a chiunque resti coinvolto in un possibili incidente nucleare “anche turisti, visitatori e lavoratori”. Da qualche tempo gli obsoleti reattori belgi causano preoccupazioni per la sicurezza, a seguito di una serie di incidenti, da crepe a perdite a un caso di sabotaggio mai risolto. I timori sono stati alimentati dalla scoperta di materiale video di sorveglianza di un dirigente di una centrale nucleare nel covo di una persone legata agli attentati di Parigi e Bruxelles. Berlino la scorsa settimana ha chiesto lo spegnimento dei reattori Tihange 2 e Doel 3, quarant’anni ciascuno, “fino alla soluzione dei problemi di sicurezza esistenti”, richiesta respinta dal Belgio, che afferma che le sue centrali rispettano “le condizioni di sicurezza più severe possibile”.