Incendio in centro di Parigi, almeno 3 morti. Pompieri: “Un’operazione complessa”

Tra i 27 feriti, uno è grave. Delle tre vittime, due sono state trovate carbonizzate video

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Tre vittime, un ferito grave e 27 feriti leggeri, oltre 200 pompieri in azione: finora e’ questo il bilancio di un incendio esploso questa mattina intorno alle 5, per cause ancora da chiarire, in un palazzo a sei piani in pieno centro a Parigi, non lontano dalla piazza della Bastiglia. “Un’operazione complessa” e’ stato definito dalle autorita’ l’intervento dei pompieri per spegnere le fiamme nell’edificio di rue de Nemours nell’XI arrondissement, nel cuore della capitale francese. L’edificio in cui si e’ propagato l’incendio ospita un ristorante, un bagno turco e varie abitazioni. Le scene che si sono viste all’alba a Parigi sono state apocalittiche: delle tre vittime, due sono state trovate carbonizzate dentro il loro appartamento, mentre una giovane donna e’ morta saltando nel vuoto da una finestra.

Secondo una prima ricostruzione, le fiamme si sarebbero diffuse dal piano terra per poi propagarsi lungo la tromba delle scale, per cause ancora tutte da chiarire. Intorno alle 10, a quanto affermano i pompieri parigini, l’incendio risultava “sotto controllo ma non estinto”. Sono stati impegnati una cinquantina di veicoli e importanti mezzi medici per evacuare gli abitanti di tutta la zona circostante la palazzina, costruita negli anni ’70. Circa 120 vigili del fuoco erano attivi in tarda mattinata, ha detto il portavoce dei pompieri, sottolineando che quindici salvataggi sono stati eseguiti con ganci lanciati sulle scale. A detta del capitano Florian Lointier, “i percorsi complessi e gli archi elettrici non hanno facilitato il lavoro delle forze di soccorso”, anche a causa di una “intensita’ di fuoco molto intensa”. La questura di Parigi e’ ancora alla ricerca della causa dell’incidente. La Procura della Repubblica di Parigi ha aperto un’inchiesta e l’area e’ stata messa sotto sequestro. Sul posto si e’ recato anche il prefetto di polizia, Didier Lallement.

“Le fiamme si sono rapidamente propagate nella tromba delle scale, poi nel ristorante e soprattutto nel bagno turco”, spiegato ancora Lointier, “per poi allagarsi su altri due edifici di quattro piani ciascuno”. Nondimeno, per quello che riguarda l’evacuazione, tutti i dispositivi di sicurezza “sono stati rispettati perfettamente, le persone sono rimasti nelle loro case, hanno chiuso le porte e aspettato che i pompieri determinassero l’ordine di uscita a seconda delle priorita’”. A quanto aggiungono i portavoce dei vigili del fuoco, non tutti gli sfollati potranno tornare rapidamente nelle loro case, dato che i loro appartamenti sono stati danneggiati dal fumo e dal fuoco. Le testimonianze sono drammatiche. “Stavamo dormendo fino a quando, verso le 5 del mattino, non ho sentito un forte odore di bruciato. Ho aperto la finestra e c’era gia’ un mezzo dei pompieri sulla strada. Abbiamo visto un’enorme colonna di fumo nero che avvolgeva il palazzo, abbiamo sentito urla e rumori, cosi’ siamo subito usciti all’aperto”, racconta Jerome Cariati, che vive nell’adiacente Rue Oberkampf.

“Abbiamo visto le persone evacuate, che erano a piedi nudi, sembravano sotto shock, scioccate, alcune avevano difficolta’ a respirare”, aggiunge Cariati. Per Parigi le immagini di incendi riaprono ferite profonde: ovviamente tornano alla mente le drammatiche immagine delle fiamme che hanno devastato, due mesi fa, la cattedrale di Notre Dame. E solo cinque mesi fa, nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, una donna che soffriva di problemi psichiatrici aveva deliberatamente scatenato le fiamme in una palazzina del 16esimo arrondissement: l’incendio piu’ grave da almeno 14 anni a Parigi, con un bilancio terribile di 10 morti e 96 feriti. I pompieri, che ci avevano messo sei ore prima di riuscire ad avere la meglio sul fuoco, avevano parlato di “violenza incredibile” delle fiamme. Il 6 aprile, un altro incendio, questa volta in un edificio nel 19esimo arrondissement, aveva richiesto l’intervento di 130 pompieri. Per fortuna, questa volta non c’erano state vittime.