Pavarotti oggi avrebbe 80 anni, nella lirica vive la sua leggenda

Pavarotti oggi avrebbe 80 anni, nella lirica vive la sua leggenda
12 ottobre 2015

pavarottiLuciano Pavarotti avrebbe compiuto oggi 80 anni. Quando morì, il 6 settembre del 2007, il mondo lo salutò con un’emozione profondissima, pari a quella che la “leggenda della lirica” aveva saputo regalare con la sua voce. E pensare che ‘big Lucianò da giovane non voleva intraprendere una carriera musicale vera e propria, tant’è che non frequentò il Conservatorio. Voleva invece diventare un insegnante di educazione fisica, oppure insegnare alle scuole elementari. Per questo motivo si iscrisse all’istituto magistrale di Modena, sua città natale, stessa scuola di Francesco Guccini. Ma il destino aveva in serbo per lui altre carte. Pur proseguendo la sua attività nell’insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola, e alla partenza di questi per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani. Nel 1961 ottiene il primo riconoscimento personale, nel Concorso Internazionale Achille Peri. La vittoria di questo concorso consentì al giovane Pavarotti di esibirsi davanti al grande pubblico, come il 29 aprile 1961 quando ottenne la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del Teatro Municipale di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne ‘La Bohemè di Puccini.

Lo stesso Pavarotti amava raccontare che il ruolo di Rodolfo fu e rimase il più rappresentativo del suo repertorio. E infatti, fu proprio la Boheme ad aprirgli le porte della prestigiosa Royal Opera House di Covent Garden a Londra. Il caso volle che Pavarotti dovette sostituire all’ultimo istante il tenore siciliano Giuseppe Di Stefano, bloccato da un’improvvisa malattia. Lo rimpiazzò al teatro ed anche in un noto spettacolo televisivo inglese, seguito da più di 15 milioni di spettatori. Il grande successo che lo consacrò star mondiale arriva però qualche anno dopo, il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera di New York. Il pubblico presente all’esecuzione dell’opera ‘La Fille du Regiment’ rimase stregato da nove do acuti eseguiti magistralmente da Pavarotti nell’aria di Tonio, e lo chiama al sipario per ben 17 volte, un record assoluto.

Leggi anche:
Italia-Repubblica Congo, prima volta GdF a cerimonia resa onori

Un successo che è andato sempre crescendo, tra molte luci e qualche ombra, rappresentata dai critici ch,e pur apprezzando la potenza e i timbro vocale del grande tenore, ne sottolineavano una carenza di tecnica. ‘Big Lucianò è stata una personalità poliedrica: il suo amore per la musica andava oltre il recinto della lirica e spaziava fino al pop-rock, il che lo ha portato a fare scelte molto popolarei, come la costituzione del gruppo “I tre tenori”, con Placido Domingo e Josè Carreras. Soprattutto neli ultimi anni della sua carriera, dal 1992 al 2003, aveva scelto di dare vita ad un’iniziativa “Pavarotti&Friends” che teneva a Modena concerti a scopo benefico quasi ogni anno. Sul palco arrivano i più famosi artisti della scena musicale italiana e internazionale (Zucchero, Lucio Dalla, Luciano Ligabue, Albano, Bono degli U2, Sting, Eric Clapton, Elton John, Liza Minnelli) per duettare con Pavarotti allo scopo di raccogliere fondi da devolvere ai bambini poveri del mondo.

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti