Stop voto nei circoli, primarie tra un mese. Nel Pd tensione alle stelle

Stop voto nei circoli, primarie tra un mese. Nel Pd tensione alle stelle
31 marzo 2017

A un mese dalle primarie del 30 aprile, sta per chiudersi la prima fase del congresso del Pd. Domenica si concluderà infatti il voto a livello di circolo, a cui erano ammessi tutti gli iscritti al 28 febbraio scorso, mentre il 5 aprile si terranno le convenzioni provinciali, a cui parteciperanno i delegati eletti nei circoli. Le convenzioni provinciali eleggeranno quindi i delegati alla convenzione nazionale. Il 9 aprile, probabilmente a Roma, si terrà la convenzione nazionale del Pd. Dell’organismo faranno parte i mille delegati eletti nelle convenzioni provinciali e i delegati per funzione: il presidente della assemblea nazionale; i candidati alla carica di segretario nazionale; i componenti della commissione nazionale per il congresso; il presidente e i componenti della commissione nazionale di garanzia. Il 9, dunque, saranno comunicati ufficialmente i risultati delle votazioni nei circoli. La convenzione nazionale, da regolamento, avrebbe anche il compito di sancire una “scrematura” dei candidati da presentare alle primarie, che non devono essere più di tre.

In questo caso, dunque, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano saranno automaticamente ammessi, se supereranno il 5% dei voti ottenuti nei circoli. Il 10 aprile, poi, scadrà il termine per la presentazione delle liste per l’elezione dell’assemblea Pd, collegate ai candidati segretario. I seggi per il ‘parlamentino’ Dem saranno ripartiti proporzionalmente tra le liste secondo il metodo del quoziente naturale, con liste bloccate. Le primarie si svolgeranno domenica 30, dalle 8 alle 20, e saranno aperte a tutti gli elettori che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori”. E’ previsto un contributo di due euro per il voto (non per gli iscritti al partito). La domenica successiva, il 7 maggio, sarà convocata l’assemblea e proclamato il nuovo segretario. Se nessuno dei candidati avrà raggiunto la maggioranza assoluta dei membri dell’assemblea nazionale sarà la stessa assemblea a sancire il vincitore con un ballottaggio a scrutinio segreto. Al termine del percorso, dall’approvazione del regolamento all’elezione del segretario, saranno passati 66 giorni, cinque in meno rispetto alla durata del 2013.

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