Garozzo ha commentato: “Al di là del fatto che un segretario provinciale mediocre si è preso la responsabilità di spaccare esattamente in due il partito, non posso che stigmatizzare il solito metodo (a questo punto è vizio), quello di barare, portando e imponendo in maniera come sempre scomposta un nuovo elenco degli aventi diritto al voto non concordato con nessuno. Da 3 anni vado dicendo che prima viene la città e poi il Pd. Esattamente quello che ha detto Renzi, riferito all’Italia, domenica a Catania”. A far discutere erano state alcune dichiarazioni del sindaco in direzione provinciale. Garozzo ha puntualizzato: “Nell’ambito di un ragionamento articolato, ho voluto porre quasi un interrogativo chiedendomi: non vorrei che domani qualcuno si dovesse giustificare per aver portato all’interno del Pd gente che ha rapporti con la criminalità organizzata”.