Pd ribadisce no a candidato della coalizione: “Nel Rosatellum non c’è”
Rosato: “Ogni partito con suo leader, il nostro è Renzi”
Non ci sarà un candidato premier della coalizione di centrosinistra. Questa linea che oggi porta avanti il Nazareno e che sarà ribadita dal segretario Matteo Renzi anche nella direzione di lunedì prossimo era del resto già stata prevista e scritta “in modo cosciente” nel Rosatellum. La legge, fa notare un esponente Dem, prevede infatti esplicitamente il “collegamento” tra partiti e liste politiche organizzate che devono dichiarare “nome e cognome della persona indicata come capo della forza politica”. Dunque non del candidato premier, che del resto, si fa notare, non è previsto dalla Costituzione formale dato che in una Repubblica parlamentare il mandato a formare il governo è dato dal Presidente della Repubblica, sentite le forze politiche. Una scelta che è stata fatta “in modo consapevole”, spiega una fonte del Nazareno, prevedendo la difficoltà a trovare una quadra su una vera e propria coalizione, ma anche il fatto che un’alleanza avrebbe potuto aprire la strada alla messa in discussione della leadership di Renzi. In questo modo, è la riflessione, viene spuntata un’arma, che qualcuno della minoranza avrebbe potuto utilizzare, per la scelta di un candidato comune.[irp]
“Ogni partito si presenta alle elezioni con il suo leader, il nostro è Renzi”, ha ribadito il capogruppo Ettore Rosato, padre della legge. “Quando si afferma una coalizione, dopo le elezioni – ha aggiunto – si saprà chi ha guadagnato la leadership sul campo”. Dunque ognuno per sé e la “conta” si fa nelle urne. Per il resto l’obiettivo resta quello di creare una alleanza “ampia e coesa” e “Renzi sta lavorando in prima persona su questo”, assicura una fonte Dem di primo piano. I contatti sono al momento con i centristi di Alfano, con il Psi, l’Idv, i Verdi, i Radicali, ma anche, a sinistra, per la creazione di una lista che veda, tra gli altri, la presenza del sindaco di Cagliari. Non ci sono contatti, però, con Mdp. “Abbiamo fatto tante offerte, non ci sono state risposte, un dialogo appare difficile. Almeno con una parte di Mdp, dove comunque ci sono sensibilità diverse. Con D’Alema non c’è possibilità, con Bersani, per esempio, è già diverso”, spiega una fonte Dem di primo piano. Aspettando di vedere cosa farà il presidente del Senato Piero Grasso.[irp]