Il Pd torna a litigare, minoranza attacca Zingaretti: “Giustizialismo di corrente”
Due pesi e due misure usati nei confronti dei governatori di Umbria e Calabria
Si riaccende lo scontro all’intero del Partito democratico. “Farà dimettere il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, accusato di corruzione?” domandano ospiti di ‘Porta a Porta’ a Nicola Zingaretti. “Ci si difende nei processi e non dai processi – risponde il segretario del Pd -. Non cedo al giustizialismo. Il giustizialismo non va bene, ma peggio ancora è il giustizialismo di partito”. Apriti cielo.
Il primo attacco a Zingaretti arriva dal compagno di partito Roberto Giachetti. “Senza alcuna polemica ma solo per capire vorrei sapere come funziona nel ‘nuovo pd’ sta storia del no al giustizialismo di partito. Umbria si’, Calabria no? Donna si’, uomo no? Marini si’, Oliverio no? – afferma il deputato ed esponente dem della minoranza – Ma davvero solo per capire. Di tutto il resto ne parliamo dopo il 26”, giorno delle elezioni europee. A dar man forte a Giachetti la deputata Pd Alessia Morani. “Zingaretti sul caso Oliverio dice ‘No al giustizialismo di partito’. Mi trovo d’accordo con il segretario, solo che non capisco perche’ vale per la Calabria e non per l’Umbria. Pare quasi giustizialismo di corrente”.