Peculato e rivelazione di segreto d’ufficio, Sangiuliano sotto indagine

Peculato e rivelazione di segreto d’ufficio, Sangiuliano sotto indagine
Gennaro Sangiuliano
11 settembre 2024

L’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è attualmente sotto indagine da parte della Procura di Roma. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti riguardano i reati di peculato e di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio. Come da prassi, il fascicolo d’indagine sarà trasmesso al Tribunale dei Ministri, vista la carica pubblica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano.

I fatti che i magistrati romani dovranno esaminare sono legati a quelli che hanno spinto l’ex ministro a rassegnare le sue dimissioni irrevocabili, ovvero il rapporto con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice 41enne, la quale avrebbe partecipato ad attività istituzionali senza un incarico ufficiale. Tra i reati contestati, il peculato sarebbe riferito ai presunti viaggi di lungo raggio che Boccia ha dichiarato di aver fatto in compagnia dell’ex ministro, per eventi non correlati alle sue funzioni pubbliche.

Tuttavia, Sangiuliano ha più volte ribadito che nessun fondo pubblico è stato utilizzato per coprire spese personali di Boccia. Anche il reato di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio trova le sue origini nelle affermazioni di Boccia, la quale ha dichiarato di essere stata coinvolta in riunioni di preparazione per il G7, senza possedere un incarico formale. Il Tribunale dei Ministri avrà 90 giorni per svolgere le indagini, che potrebbero includere l’audizione delle persone coinvolte e l’affidamento di ulteriori compiti investigativi alle autorità competenti.

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Al termine di questo periodo, il Collegio potrà decidere se archiviare il procedimento o trasmettere gli atti alla Procura per una richiesta di autorizzazione a procedere. Il fascicolo sarà accompagnato da una relazione della Procura, che trarrà origine dalla denuncia presentata dal parlamentare dei Verdi, Angelo Bonelli. Sul tema si è espresso l’avvocato Silvero Sica, difensore di Sangiuliano, dichiarando che l’apertura dell’indagine da parte della Procura è un “atto dovuto” in seguito all’esposto di Bonelli.

L’avvocato Sica si è detto tranquillo, avendo visionato le chat del suo assistito, e non teme eventuali nuove dichiarazioni da parte di Maria Rosaria Boccia, che è attesa come ospite in una trasmissione televisiva. Il legale ha inoltre criticato la stampa, affermando che i giornalisti dovrebbero verificare prima chi è l’accusatore, per poi concentrarsi sull’accusato, accusando alcuni media di aver alterato le regole della professione giornalistica.

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