Si chiama LAR, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E’ un’allergia “nascosta”. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di “scovare” la LAR. Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università “La Sapienza” di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l’infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi.
“Per diagnosticare la LAR”, spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso La Sapienza e primo autore dello studio, “occorre eseguire il test di ‘provocazione nasale’, che consiste, come prima cosa, nell’eseguire una ‘spirometria del naso’ per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l’allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l’ostruzione aumenta dopo la respirazione dell’allergene vuol dire che a livello locale c’è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici”. Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la LAR è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. “Cercarla è importante perché molte delle riniti ‘non allergiche’ trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l’impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante”, afferma Marzia Duse Presidente della SIAIP. “La rinite, a torto considerata “la Cenerentola” delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all’ obesità e alla sindrome metabolica”.