Dalle indagini è emerso che molti svolgevano attività lavorativa o extra-lavorativa che consentiva contatti quotidiani con bambini. Uno degli arrestati era autista di scuolabus, un altro catechista, mentre altri due avevano rapporti con figli o parenti di fascia di età tra uno e 8 anni. Per cinque degli indagati è stata accertata anche la pericolosità, in quanto stabilmente dediti alla raccolta e allo scambio di materiale pornografico realizzato con l’impiego di minori di 18 anni.