Pedro Sanchez di nuovo premier, giura davanti al Re
Felipe VI: “È stato rapido e indolore. I dolori arrivano dopo” VIDEO
Pedro Sanchez ha giurato al Palazzo della Zarzuela davanti al Re Felipe VI diventando (di nuovo) presidente del governo spagnolo. Il leader del Psoe era stato eletto martedì pomeriggio al secondo voto con 167 voti a favore, 165 contrari e 18 astensioni, dopo che domenica non aveva raggiunto la maggioranza assoluta necessaria al primo turno. Il candidato socialista ha ottenuto la presidenza grazie al sostegno del suo partito e di Podemos, che formeranno un governo di coalizione. Nasce così l’esecutivo più a sinistra nella storia della Spagna dalla transizione in poi, grazie all’astensionismo attivo, per 18 voti, degli indipendentisti di Esquerra Republicana de Catalunya e di quelli baschi di Bildu.
Il nuovo governo ha ora di fronte a sé il compito di cercare di arginare le spinte indipendentiste catalane e basche e ricostruire la fiducia degli elettori dopo un lungo periodo di instabilità, segnato da quattro elezioni in meno di quattro anni. Ma la navigazione del nuovo esecutivo di sinistra si annuncia difficile dato che Psoe e Podemos insieme non hanno la maggioranza assoluta (raggiungono solo 155 deputati) e dovranno di volta in volta negoziare con varie forze minori e regionaliste e con gli stessi indipendentisti di Erc e Bildu. Il re Felipe VI al termine della cerimonia scherzando con Sànchez ha detto: “È stato rapido, facile e indolore”. Poi ha subito aggiunto: “I dolori arrivano dopo”.